Riceviamo e pubblichiamo dallo Spoleto City forum, ora guidato da Leonello Spitella, un intervento sull’ospedale
Una partecipata riunione del City forum ha trattato dei vari argomenti che interessano la città: ci si è soffermati, in particolare, sulle problematiche riguardanti l’ospedale di Spoleto in quanto, come ampiamente pubblicato dai media, è stata nominata la commissione per redigere il nuovo “Piano sanitario regionale” e per studiare la razionalizzazione dei servizi ospedalieri dei comprensori di Spoleto-Foligno-Valnerina.
Dopo la disamina di quanto si conosce, il City forum Spoleto manifesta ora la propria forte preoccupazione, in quanto il comitato è composto dai direttori di presidio e di distretto ma tutti provenienti da altre realtà cittadine. Auspica quindi che la trasparenza e la professionalità, che contraddistinguono i membri del comitato, sia valorizzata e porti a trovare soluzioni eque, seguendo il metodo della pari dignità tra gli ospedali.
Nel comunicato apparso sulla stampa si legge che verrà preso come punto di riferimento il documento redatto dai “Sei Saggi” che, a suo tempo, erano stati nominati dai sindaci Caldarelli e Mismetti. L’amministrazione comunale di Spoleto aveva deliberato, all’unanimità, un documento alla cui redazione il City Forum aveva collaborato, concordando le modifiche che si ritenevano più adeguate alle varie esigenze territoriali.
In conseguenza di tutto ciò l’assemblea delle associazioni cittadine chiede al sindaco quale interventi intende porre in atto
Si è anche espressa la volontà di tenere un incontro con il sindaco per essere messi a conoscenza di quanto fatto e di quanto si vuol fare sul tema, e degli interventi che saranno posti in atto affinché il suddetto documento sia preso in considerazione dalla commissione.
Rammentiamo che il City forum, da oltre 16 anni, è attento alle problematiche cittadine, segnalate dalle migliaia di soci delle associazioni locali, e si erge a paladino dell’ospedale affinché il diritto di tutela della salute dei cittadini sia garantito nel proprio territorio, considerando tale salvaguardia un irrinunciabile elemento per lo sviluppo economico ed occupazionale.