Ciao Salvatore. Mi permetto di salutare così l’avvocato, il presidente, il politico, ma soprattutto l’uomo. Perchè Salvatore Finocchi è stato tante cose, ma in tutte queste cose ha sempre portato la sua classe, la sua eleganza, la sua sagacia, la sua cultura, il suo savoir faire, quella piacevolezza e leggerezza di saper stare al mondo.
Era un amico di famiglia, forse anche per questo la sua figura ha sempre rappresentato per me una persona rassicurante, di cui sentivo la stima nei miei confronti soprattutto negli anni in cui ho avuto il piacere di essere il maestro delle sue splendide figlie.
Dietro le telecamere invece incontrarlo era una gioia assoluta. Con un look sempre glamour portato con una naturalezza e disinvoltura splendide, aveva ogni volta una battuta speciale, trasformando quei pochi istanti d’intervista in un momento d’autore.
La notizia che Salvatore Finocchi non c’è più è una di quella a cui non si può credere, che ci si rifiuta di prendere per vera. E forse è proprio così, se è vero che il suo ricordo vivrà per sempre nelle tantissime persone che lo hanno amato, come vivrà per sempre tra quelle strade e quei vicoli di quella città che ha amato tanto e che sarà d’ora in poi un po’ più povera.
Un abbraccio alla tua splendida famiglia.
Francesco Ragni