Due appuntamenti promossi da Legambiente, Cittadinanzattiva, Caritas attive all’interno del Forum Disuguaglianze Diversità e Cgil, uno dei principali sindacati italiani, per avviare una riflessione sulla città a partire da dati concreti sullo stato dell’ambiente urbano, dei servizi, del lavoro, della povertà nel territorio spoletino.
Si comincia venerdì 10 settembre alle ore 17,00 con “Ecosistema urbano e qualità dei servizi nel territorio spoletino” a cura di Legambiente e Cittadinanzattiva, per proseguire il venerdì successivo 17 settembre alle ore 17,00 con “Qualità del lavoro e indicatori di povertà nel territorio spoletino” a cura di CGIL e Caritas.
I due incontri si svolgeranno in presenza al Centro Pastorale Giovanile presso la Parrocchia San Gregorio. Per accedere è necessario il green pass.
Sarà possibile seguire gli incontri anche in diretta facebook sulla pagina del gruppo Spoleto. Segnalazioni, Sfoghi, Consigli, Proposte, Idee e sulle pagine social delle associazioni.
L’iniziativa è organizzata con il supporto tecnico di Moreno Carlini.
“Spoleto non è più una città pensata – spiegano Simonetta Bandini di Legambiente, Maria Lucia Proietti di Cittadinanzattiva, Don Edoardo Rossi della Caritas Diocesana e Filippo Ciavaglia di CGIL – da molto tempo osserviamo preoccupati l’evoluzione di una crisi che è causa della progressiva perdita di ruolo, identità e coesione della comunità, senza un’adeguata proposta che ci guidi verso il futuro”.
“Dobbiamo tornare a pensare la città partendo dalla consapevolezza dei problemi reali, nazionali e globali, che nel nostro territorio vedono fenomeni di accelerazione e sclerotizzazione più gravi rispetto alle altre città umbre – continuano i rappresentanti delle tre organizzazioni – Ambiente, servizi, lavoro e povertà sono i quattro ambiti sui quali rispettivamente Legambiente, Cittadinanzattiva, CGIL e Caritas promuovono da tempo osservatori per fornire una lettura oggettiva e trasversale che riteniamo utile condividere con i cittadini di Spoleto”.
“Le imminenti elezioni ci pongono di fronte al dovere di esprimerci, rappresentando le nostre preoccupazioni a tutti i cittadini di Spoleto – concludono – considerando anche che le strategie europee di uscita dalla crisi sanitaria, socio-economica e ambientale, offrono opportunità e risorse per ricostruire processi innovativi e rigenerativi, che devono partire da una condivisione dal basso e dalla densità dei problemi reali”.