Olga Grjasnowa, Dio non è timido
Questa settimana vi consigliamo un libro di viaggio, ma molto speciale. Le pagine di “Dio non è timido” ci portano in Siria, poi in Libano, in Turchia, in fuga nel Mediterraneo e poi in Germania : non si tratta però semplicemente di una lettura per conoscere qualcosa in più sul conflitto in Siria e sull’esodo di tanti siriani. Tutt’altro.
I destini, separati e incrociati, che la guerra impone ad Amal, attrice, e ad Hammoudi, medico, ci si parano davanti, con evidenza, ed è impossibile rimanere nel tradizionale ruolo del lettore che si fa raccontare una storia :
lo stile di Grjasnowa, asciutto e fotografico, ci trasforma in testimoni, presenti ad ogni scena.
Dopo aver letto questo libro (e quindi aver assistito alla loro tragedia e alla loro fuga) ci si chiede come possiamo vivere questo nostro tempo accontentandoci di filmati e news in cui scorrono numeri anonimi, senza conoscere le persone, le storie individuali …Di norma di una di queste vittime di conflitti lontani nei giornali “i lettori non vengono a sapere altro sul suo conto oltre all’età e alla nazionalità.”
Leggendo la storia di Amal e Hammoudi invece, grazie al talento dell’autrice, si vive l’esperienza di una conoscenza vera di alcuni di questi destini individuali, che così non sono più anonimi numeri. Conoscenza dolorosa ma necessaria se anche noi odiamo gli indifferenti.
Francesca Berardi