Spoleto City Forum fa il punto sulla situazione dell’ospedale dopo le ultime azioni regionali
Spoleto City Forum, attraverso una nota stampa, parla alla presidente Tesei sulla questione dell’ospedale.
Nonostante alcuni passi in avanti, si legge nella nota, “le nostre aspettative erano e restano legate a provvedimenti del presente e a propositi concreti per l’immediato domani. Prendiamo atto che l’ordinanza “San Matteo Covid” è stata abrogata”.
Ma il City Forum non si ritiene ancora totalmente soddisfatto perché, scrivono “manca il personale sanitario (26 medici in meno): pediatri, internisti, cardiologi, anestesisti. Eppure la Regione ha avuto tutto il tempo per correre ai ripari, evitando di arrivare all’allarmante situazione attuale. Ci si dice, ed effetti è vero, che i medici non accettano di venire a Spoleto nonostante avvisi di disponibilità. Probabilmente però non accettano perché hanno la percezione di un ospedale in dismissione, oppure perché non allettati dalle offerte. Ecco perché occorre velocemente costruire atti concreti per eliminare questo negativo sentore. Perché, tra l’altro, ci chiediamo: che accadrà fra qualche settimana quando i pochi medici rimasti dovranno giustamente andare in ferie?”
Così, il City Forum Spoleto chiede alla regione atti concreti: “promuovere un’azione sinergica e sussidiaria con gli altri ospedali regionali e non, cercando di tamponare la situazione in attesa che si normalizzi, così come ci risulta avvenga per l’Ospedale di Orvieto. Proporre le assunzioni a tempo indeterminato e non determinato. Offrire agli interessati, nel rispetto normativo, incentivi economici attrattivi, oppure un alloggio gratuito, o prospettive incoraggianti di carriera. Praticamente qualsiasi cosa pur di garantire il servizio, considerando la eventuale spesa straordinaria come un investimento e non come un costo, dal momento che non ci interessa la prestazione, ma il risultato”.
“Allo stato attuale – dicono dal City Forum – plaudiamo alla volontà di costruire il contenitore ma, per esprimerci in merito, aspettiamo il contenuto che, ci auguriamo non arrivi, come si suol dire, a “babbo morto”. Un dato è certo – concludono – se la futura soluzione dovesse essere la trasformazione del nostro nosocomio in un semplice ospedale di comunità, o poco più, come da più parti si paventa, la cosa ci troverebbe, non solo perplessi, ma fermamente contrari. E su questa ricusabile ipotesi aspettiamo segnali tranquillizzanti.”
Il City Forum, comunque, ha messo in cantiere, nei primi giorni di giugno, l’organizzazione di un incontro mirato con i massimi responsabili istituzionali e dirigenziali della sanità regionale, utile per approfondire la delicata tematica che riguarda la sicurezza e la salute dei cittadini. Nel frattempo, la lampada in piazza Vittoria continuerà a restare accesa.