“Solidarietà ai lavoratori del Festival che non metteranno in scena l’opera lirica causa Covid-19”. A esprimerla è il Partito democratico che “augurando alla neo direttrice artistica Monique Veaute un grande successo così come suggerisce il ricco programma proposto nonostante le limitazioni a causa della pandemia” evidenzia come la pandemia abbia “purtroppo penalizzato uno degli spettacoli che da sempre ha caratterizzato il Festival di Spoleto. Quest’anno non è infatti stato possibile produrre un’opera lirica targata “Due Mondi” che sarà comunque in cartellone con due opere-film, un modo interessante per non far mancare al pubblico la possibilità di assistere al genere teatrale nel solco della tradizione”.
Per il Pd “resta il fatto che l’opera lirica, per le sue caratteristiche è lo spettacolo che impegna maggiormente le maestranze prevalentemente di Spoleto. Basti dire che tra tecnici delle luci, macchinisti, attrezzisti, direttori di scena, sarte, trucco e parrucco sono una cinquantina le persone che solitamente vengono utilizzate per realizzare un allestimento. Purtroppo quest’anno molti di loro si vedranno ridurre, inevitabilmente, le giornate di lavoro proprio in un periodo di grave crisi del settore a causa della chiusura dei teatri da quando è scattata l’emergenza sanitaria”.
E la speranza, quindi, non può che proiettarsi al 2022: “Siamo fiduciosi che dal prossimo anno si possa tornare alla normalità e quindi alla piena programmazione del Festival. Lo siamo tanto più per quanto ha dichiarato Veaute sul ruolo di un Festival, indicando la valorizzazione del territorio nel quale si svolge e con esso le sue eccellenze, sottolineando proprio la tradizione fatta di artigianalità legata allo spettacolo che intende valorizzare al massimo. Parole che condividiamo e che sono di buon auspicio per l’edizione 2021 e sicuramente per quello che sarà il Festival dei Due Mondi 2022 che siamo certi ci vedrà fuori dall’emergenza sanitaria”.