Un uomo di 60 anni residente a Spoleto è stato iscritto nel registro degli indagati per tentata estorsione aggravata ai danni di un imprenditore spoletino di 77 anni.
Il soggetto, identificato dagli uomini del commissariato dopo alcuni mesi di indagine, ha mandato due lettere anonime alla vittima spacciandosi per militante dell’Isis, chiedendo 6 mila euro e minacciando la moglie e la figlia dell’imprenditore nel caso non avesse versato i soldi.
I manoscritti sono stati sequestrati dagli investigatori che hanno subito escluso che potesse trattarsi di un terrorista dello Stato Islamico e poi hanno indirizzato le indagini sui soggetti vicini all’uomo. A spingere gli accertamenti in questa direzione una serie di elementi riportati nel testo delle lettere che facevano supporre che l’autore conoscesse la vittima.
Alla fine le attenzioni degli inquirenti sono cadute su un sessantenne, originario del Sud Italia ma da anni residente a Spoleto, che anni fa con la propria imprese edile aveva eseguito lavori a casa dell’anziano imprenditore.
A incastrare l’indagato, che ha poi confessato, sia la calligrafia che alcuni errori di ortografia. La procura di Spoleto ha chiuso le indagini a suo carico e ora rischia il processo.