Riceviamo e pubblichiamo le parole del consigliere comunale Maria Elena Bececco dopo la sfiducia all’ex sindaco de Augustinis:
Dopo i disastri dei partiti è ormai chiaro a tutti che la Città si difende da sola.
E’ evidente a tutti, oramai, quanto gli interessi della politica dei partiti siano lontani dalle esigenze di Città come Spoleto, pedine facilmente sacrificabili in uno scacchiere di gran lunga più grande di loro.
La sfiducia all’ex sindaco de Augustinis, contro il quale ho corso in campagna elettorale e al quale, durante il mandato, non ho risparmiato critiche feroci riguardo la gestione dei processi decisionali, è emblematica. Come a tutti è noto, e come ho avuto modo di ribadire più volte a gran voce, la mia linea di ferrea opposizione all’ex giunta de Augustinis si è interrotta non appena la seconda ondata di pandemia da Covid 19 ha investito la nostra Spoleto colpendola al cuore, con la decisione della Sanità regionale di privare dal giorno alla notte la città del suo Ospedale San Matteo degli Infermi, convertito pressoché interamente in Covid hospital. Ebbene, in tempo di pace è giusto criticare e confrontarsi, anche aspramente, per il bene della Città. Ma quando viene meno il diritto costituzionale alla Salute, quando la pandemia e le scelte politiche calate dall’alto, di fatto, ledono nel profondo un territorio e i suoi abitanti, allora cari spoletini non siamo più in tempo di pace. E quando si è in guerra, perché noi adesso siamo in guerra, la Città deve farsi trovare unita. Invece l’assurda alleanza “a distruggere” fra Partito Democratico, Lega e Fratelli d’Italia ha prevalso con la legge dei numeri rispetto al buonsenso di chi, da cittadino e non da emissario di partito, auspicava per Spoleto, in questo difficile periodo, la piena funzionalità di tutti i suoi organi istituzionali di fronte alle imminenti, fondamentali battaglie che ci attendono nei prossimi mesi.
Non si può lasciare una Città senza rappresentanti di alcun genere: niente sindaco, niente Consiglio, nessuno negli Enti regionali.
Spoleto è stata lasciata senza voce. Non potrà urlare per riavere il suo Ospedale, non potrà dire la sua riguardo il Piano Sanitario Regionale. Per non parlare della ricostruzione, del Recovery fund fino al Next generation: per affrontare tutte queste sfide la Città dovrà contare sulla professionalità della dottoressa Tiziana Tombesi, Commissario prefettizio di cui ben conosco le doti umane e professionali e alla quale ho già rivolto il mio personale augurio di buon lavoro. Tuttavia, per quanto di caratura superiore, si tratterà pur sempre di un commissario e non di un rappresentante democraticamente eletto
. Non sappiamo ancora quanto tempo durerà il commissariamento della nostra Città: presumibilmente in autunno potremo, noi cittadini, far sentire di nuovo la nostra voce attraverso il più democratico degli strumenti, il voto popolare. Ecco perché, da subito, rinnovo e rivolgo il mio appello a tutte le risorse civiche della Città che non intendono sottostare ai giochi di partito, i cui disastri sono ormai sotto gli occhi di tutti. Incontriamoci, confrontiamoci nel rispetto – ovviamente – delle vigenti norme anticovid.
Discutiamo della nostra Spoleto futura, mettiamoci tutti la faccia per farci trovare pronti quando potremo di nuovo riprendere in mano il nostro destino. Come sempre sono a disposizione per scrivere insieme le linee-guida da percorrere nell’interesse della nostra Città: ci metto il mio entusiasmo, la mia passione, la mia persona, le mie competenze e – non ultimo – il mio amore per la nostra Spoleto. Lo dico anche da prof: non possiamo farci trovare impreparati a settembre!
Maria Elena Bececco