Francesca Berardi, che insieme a Lucia Romizzi, segue la nostra rubrica di grande successo Spoleto7libri, vuole regalare ai nostri lettori alcune proposte di itinerari sfiziosi, interessanti, intriganti e rilassanti e chi più ne ha più ne metta, per sognare dopo il Covid.
Ecco la prima proposta:
Rigenerarsi alle terme nel nostro tempo è un desiderio che sa di vacanza, nell’epoca romana invece era esperienza di routine quotidiana, anche in Umbria.
Un itinerario di pochi chilometri tra Perugia, Cannara e Bevagna consente di riscoprire quello che resta di questi luoghi di piacere, in particolare gli splendidi pavimenti a mosaico che impreziosivano questi complessi dedicati alla cura del corpo, alla salute e alla vita sociale dei cittadini.
Unica accortezza: per includere anche ciò che resta a Perugia delle sue antiche terme fuori le mura, è necessario programmare la gita in un giorno feriale (per le aperture degli altri due è necessario verificare sui siti istituzionali le aperture che sono variabili) poiché lo splendido mosaico di II sec. d.C. raffigurante Orfeo che suona tra le belve ammansite dalla sua musica, si trova nell’atrio della facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali.
Recentemente restaurato, è un impressionante mosaico bianco e nero di ben 110 metri quadri, popolato da quaranta animali, per lo più esotici, che ci ricorda come la cultura, di cui Orfeo musico è rappresentante, può rendere il nostro mondo un’oasi di pace.
A circa 30 km da Perugia è possibile ammirare all’interno del Museo Civico di Cannara un altro enorme pavimento di edificio termale (in questo caso non più nel sito originale che è invece la vicina Urvinum Hortense, Collemancio).
Si tratta di un mosaico a tessere colorate che vi lascerà senza fiato. Lo splendido scorcio di paesaggio egizio (che si può perfino ammirare dall’alto grazie al ballatoio del secondo piano del museo) è animato da coccodrilli e altri animali immersi nella tipica vegetazione delle sponde del Nilo e da pigmei a pesca.
A soli 8 km, e per magia rimanendo ancora nel II sec. d.C., è possibile fare un altro salto alle terme, visitando questa volta l’area archeologica di Bevagna ( l’antica Mevania ). Qui è possibile ammirare il pavimento a mosaico in cui sembrano nuotare enormi animali marini reali e fantastici, appartenente ad una delle sale da bagno delle terme pubbliche del foro cittadino.
Francesca Berardi