Spoleto, il Pd non appoggerà De Augustinis: “Sono stati un fallimento totale”

Il Pd non tenderà la mano al sindaco Umberto De Augustinis. Né voterà la mozione di sfiducia presentata dai dieci consiglieri, di cui sette di maggioranza, ma probabilmente ne presenterà una propria con l’ambizione che venga firmata dalla maggioranza assoluta dei consiglieri. La decisione di non tirare fuori il sindaco dal pantano della crisi politica in cui si è cacciato è arrivata venerdì notte, al termine di un’assemblea comunale del Pd, convocata per discutere con la base la posizione di assumere, dopo che giovedì De Augustinis aveva convocato in Comune i consiglieri Laureti, Lisci, Erbaioli e Trippetti. Ma dopo il confronto interno ecco il verdetto: “Non possiamo sobbarcarci l’onere di tamponare il fallimento totale della prima esperienza amministrativa dei partiti di destra cittadini e quindi sfiducerà questa amministrazione nei modi che riterrà più opportuni”

 

Di seguito la nota integrale del Pd

Come sempre, in ogni passaggio delicato della vita politica della città, il Partito Democratico si è comportato, si comporta e si comporterà nel solco della trasparenza verso i propri iscritti, del rispetto verso le istituzioni cittadine e della condivisione delle scelte nei propri organismi dirigenti.

Se questo era considerato normale fino a qualche anno fa in ogni partito politico degno di questo nome ora, con l’imbarbarimento della dialettica politica a cui tristemente assistiamo, sembra un fatto strano.

Il PD spoletino non ha fatto altro che prendere atto di questa crisi politica innescata dal centrodestra, discuterne con i livelli nazionali, regionali e con i dirigenti locali, partecipare, perché chiamati, ad un incontro con il sindaco di Spoleto, ascoltando senza proporre niente perché siamo abituati a prendere le decisioni nelle sedi opportune, nel rispetto, soprattutto in questi momenti, delle figure istituzionali che rappresentano una comunità.

Ieri sera, in una assemblea da remoto molto partecipata, con quasi 60 iscritti e dirigenti, la decisione condivisa all’unanimità e senza distinguo è stata quella di continuare nel solco di quello che abbiamo dimostrato in questi due anni e mezzo di opposizione seria, coerente e costruttiva.

Pur nella difficoltà del momento che rende le decisioni ancora più pesanti sotto il profilo della responsabilità, il PD non può sobbarcarsi l’onere di tamponare il fallimento totale della prima esperienza amministrativa dei partiti di destra cittadini e quindi sfiducerà questa amministrazione nei modi che riterrà più opportuni, riservandosi di presentare anche una propria mozione di sfiducia che si spera possa da sola raccogliere le firme della maggioranza assoluta dei consiglieri comunali.

Forse questi passaggi a molti possono sembrare anacronistici ma per la nostra comunità e per i nostri iscritti, rappresentano l’unico modo di fare politica: trasparenza e condivisione sono da sempre i nostri cardini centrali a cui non rinunceremo mai.