Tira un’aria sempre peggiore sulle Fattorie Novelli che producono le uova Ovito. Sì, perché i 150 lavoratori resteranno senza tredicesima, o meglio gli sarà versato soltanto un dodicesimo, perché le restanti quote maturate nel 2020 confluiranno nel concordato in bianco depositato al tribunale di Terni. Una batosta improvvisa per le famiglie che è stata confermata dall’azienda nell’ambito del confronto coi sindacati.
Con l’ennesima fase critica dell’azienda, poi, è a rischio anche l’investimento sulle galline ovaiole che sono ovviamente “fondamentali per continuare l’attività di impresa”, come rilevato da Cgil, Cisl e Uil in una nota unitaria.
L’altra grana è in capo ai lavoratori stagionali, che sarebbero poco meno di 40, con contratto in scadenza il 31 dicembre. Sul punto i sindacati dicono che Fattorie Novelli rinnoverà i contratti, ma a differenza di quanto accaduto finora il contratto con gli avventizi non prevede un numero di giornate minime lavorative.
Mercoledì i sindacalisti hanno incontrato anche l’assessore regionale Michele Fioroni che ha confermato di voler chiedere al ministero dello Sviluppo economico di aprire un tavolo per gestire la crisi delle Fattorie Novelli.