Il sindaco Umberto De Augustinis è rimasto senza maggioranza. Ieri pomeriggio il consiglio comunale è nuovamente saltato per mancanza del numero legale.
A lasciare i banchi i leghisti Fedeli, Loretoni e Proietti, più i consiglieri di Fratelli d’Italia Polinori, Di Cintio e Santirosi e l’esponente di Forza Italia Morelli.
Le tensioni sono relative alle rateizzazioni dei tributi per le quali occorre una modifica al regolamento comunale di gestione delle entrate su cui si discute da quattro mesi e anche per le novità previste sulle tariffe della Tari (tassa rifiuti) che prevedono un aggravio dei costi per le famiglie, dato che si è deciso di invertire le quote di ripartizione dei costi variabili dell’igiene urbana, che ammontano a 4,3 milioni di euro.
Nel 2019 questa cifra era addebitata per il 55 per cento alle imprese e per il 45 per cento alle famiglie, mentre con il bilancio previsionale 2020 la ripartizione dei costi è invertita