A Spoleto il Congresso Nazionale della Società Italiana Medicina dell’Adolescenza

Si è tenuto a Spoleto, presso l’Hotel Albornoz, il 30 novembre 2019, il Congresso Nazionale della Società Italiana Medicina dell’Adolescenza.

Sono stati affrontati temi molto attuali, non solo di carattere medico, relativi a patologie della crescita e dello sviluppo sessuale, ma si sono sfiorate problematiche di natura psicologica e sociale, si è parlato del delicato tema della identità di genere, dei disturbi della alimentazione e di disturbi della sfera psichiatrica, che sono, purtroppo, in costante incremento.

Il Congresso ha visto Relatori provenienti da tutta Italia, appartenenti a varie discipline: Pediatri, Endocrinologi, Psichiatri, Psicologi, Nutrizionisti, a conferma che l’Adolescenza rappresenta un periodo di transizione della età evolutiva e necessita di competenze specifiche adeguate ad affrontare le problematiche che spesso si accompagnano ai cambiamenti del corpo e della psiche.

Un tema emergente che ha riscosso molto interesse è stato quello della relazione tra inquinanti ambientali ed alterazioni dello sviluppo puberale e della fertilità.

Questa è la “mission” della SIMA, società scientifica multidisciplinare che vuole promuovere, attraverso Corsi di formazione e Congressi, una mentalità clinica più integrata che possa contribuire a fornire risposte più adeguate alle molte condizioni di disagio che sono sotto gli occhi di tutti.
L’organizzazione e la Segreteria Scientifica è stata curata dalla dott. Simonetta Marucci (Endocrinologa che lavora nell’ambito dei Disturbi del Comportamento Alimentare) e dalla dott. Gabriella Pozzobon, (Presidente della SIMA, Pediatra Endocrinologa dell’Ospedale San Raffaele di Milano).

L’evento, che ha visto la partecipazione di oltre 130 professionisti provenienti anche da fuori Regione, ha avuto il Patrocinio del Comune di Spoleto, dell’Ordine dei Medici, della ASL2, e di Società scientifiche quali AME (Associazione Medici Endocrinologi) e ISDE (Medici per l’Ambiente).
Da sottolineare la presenza di educatori e un dirigente di Istituto, oltre ad Associazioni di familiari, a conferma della necessità di un lavoro integrato a tutti i livelli, famiglia-scuola-operatori della salute.