Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del gruppo di opposizione Noi per Norcia
Nell’indifferenza totale dell’amministrazione comunale chiude a Norcia, dopo l’Agenzia delle Entrate, l’INPS, il GAL e la Casa del Parco, un altro servizio mentre altri, come la caserma dei Vigili del fuoco emigrano a Cascia. Sarà così anche per lo Sportello del lavoro?
A quanto pare da dicembre 2019, fino a data da destinarsi, non sarà più attivo lo Sportello del lavoro e gli utenti dovranno recarsi a Spoleto con inevitabili disagi, dispendio di tempo e costi aggiuntivi.
A sollevare il problema è il gruppo consiliare ‘Noi per Norcia’ che ha presentato tempestivamente una interrogazione consiliare per capire le ragioni di questa ennesima chiusura e soprattutto per verificare quali azioni intende attuare l’amministrazione comunale per evitare, come spesso accade, che una volta sospeso un servizio la città lo perda per sempre.
Per i consiglieri Giampietro Angelini, Cristian Coccia, Antonio Duca e Pietro Iambrenghi la chiusura dello Sportello del lavoro è l’ennesima prova del fallimento dell’Amministrazione Alemanno che pensando a progetti faraonici ed irrealizzabili è sempre più distante dalle esigenze delle persone, oltretutto in una fase storica difficile per gli effetti negativi ancora evidenti lasciati dal terremoto del 2016.
La comunicazione della decisione della chiusura del servizio è affidata ad un semplice avviso cartaceo posto sulla porta del container azzurro che, per decisione dell’Amministrazione comunale, da qualche tempo ospita lo Sportello del lavoro, aperto due giorni a settimana – come si legge tuttora nel sito dell’Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro (ARPAL) – con funzioni inerenti le politiche del lavoro e, su appuntamento, anche per servizi rivolti agli iscritti alla Legge n. 68/1999 (disabili e le categorie protette).
Questo sportello, dipendente dal Centro per l’impiego di Foligno, non solo ha sostituito l’ufficio di collocamento da sempre presente nella realtà nursina ma è nato con lo scopo di semplificare la vita ai cittadini di Norcia e di quelli dei comuni dell’alta Valnerina come, ad esempio, Preci, Cascia, Monteleone di Spoleto e Cerreto di Spoleto. Va detto, inoltre, che gli utenti dello Sportello del lavoro di Norcia, oltre ad essere residenti/domiciliati nell’area del cratere del sisma 2016, per lo più sono disoccupati/inoccupati o disabili, per cui la decisione di chiudere il servizio risulta ancora più grave e fuori luogo.
Per tutte queste ragioni, il gruppo consiliare ‘Noi per Norcia’ ha deciso di chiedere all’amministrazione le ragioni che hanno portato alla chiusura ‘a data da destinarsi’ dello Sportello del lavoro di Norcia e, in particolare se corrisponde al vero che il locale messo a disposizione di tale Sportello – ufficio pubblico a tutti gli effetti – è off limits per i disabili disoccupati, parti deboli di una città che si è autoproclamata attenta ai bisogni dei suoi abitanti.
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