RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DAI GRUPPI CONSIGLIARI Spoleto Popolare E Alleanza Civica:
Uno dei tanti obiettivi dell’amministrazione Cardarelli era riqualificare l’ex Convitto Femminile di proprietà dell’INPS, obiettivo che sembrava essere stato raggiunto con l’inserimento dell’immobile in una costruenda rete nazionale di Senior House.
Questa che noi ritenevamo una grande opportunità, è stata osteggiata dall’amministrazione de Augustinis con una serie di attacchi anche a mezzo stampa, negando inizialmente l’esistenza del progetto, ed attaccando l’ente proprietario, cioè l’INPS.
Ricordate tutte le polemiche sul fatto che il progetto non esisteva, o che il soggetto attuatore non era credibile? In più, sempre a mezzo stampa, si accusava la vecchia amministrazione di non aver mai richiesto all’ INPS il pagamento delle somme dovute al Comune per l’occupazione di suolo pubblico per l’impalcatura a protezione della via pubblica.
Infatti l’amministrazione de Augustinis ha deciso di abbandonare ogni dialogo per attaccare l’INPS e gli ha notificato una richiesta di pagamento di ben 800 mila euro per non aver pagato la tassa per la occupazione di suolo pubblico negli anni 2013-2018 (oltre sanzioni e interessi) , richiesta prima annullata per vizi formali ( perché si erano pure sbagliati) e poi riemessa per 606.000 euro.Un bel tesoretto sul quale i nuovi amministratori già discutevano relativamente ai possibili impieghi per cui utilizzarli.Ebbene, come abbiamo letto, è notizia di questi giorni, che la Commissione Tributaria Provinciale di Perugia a cui si è rivolta l’INPS, ha emesso una sentenza con la quale ha ritenuto illegittimi gli avvisi di accertamento.
Senza entrare nel merito della decisione della Commissione Tributaria, non sarebbe stato più opportuno avere un profilo più basso, evitare di lanciare accuse, reportage su giornali nazionali, e magari lavorare per una soluzione definitiva al recupero del palazzo ed al suo riutilizzo?
Tutto abbastanza semplice, forse però nella foga di attaccare l’operato della vecchia amministrazione, è mancata qualche necessaria riflessione.
E non vorremmo che ora l’INPS ci chieda pure i soldi che già versava, così dopo il danno, anche la beffa.
Dopo il gran polverone alzato dal sindaco de Augustinis ci troviamo, almeno secondo quanto stabilito dalla commissione tributaria provinciale, senza soldi e di fatto si è rallentato se non interrotto il percorso virtuoso che era stato faticosamente intrapreso per ridare nuova vita a quell’immobile. Oggi INVIMIT, che è il nuovo proprietario, e dovrebbe procedere al suo recupero, ha provveduto ad eliminare le impalcature recuperando le facciate, attuando un intervento di somma urgenza, che sicuramente verrà pregiudicato in occasione degli auspicabili lavori di recupero e che quindi dovrà essere poi rifatto con oneri doppi. Il decoro urbano è ripristinato , ma i rapporti che si sono sin qui creati tra proprietà ed amministrazione consentiranno al soggetto attuatore di dare ancora priorità a questo intervento destinando all’immobile svariati milioni di euro necessari al suo recupero ?
Noi ci auguriamo di sì perchè al recupero è legata anche la possibilità di veder nascere nel centro storico una nuova attività con il relativo indotto in termini di posti di lavoro, ma certamente ciò che si è sinora visto in merito alla gestione dei rapporti tra amministrazione e proprietà non fanno ben sperare.
Da sempre infatti chi investe in un territorio si aspetterebbe di essere accolto e non osteggiato a colpi di carta bollata, poiché ciò certamente non dà sicurezza all’investitore.
Dal Sindaco, che, come ricordiamo tutti, ha annunciato a suon di comunicati stampa l’invio degli avvisi di accertamento nei confronti dell’INPS, ci saremmo aspettati la stessa enfasi nel comunicare alla popolazione amministrata di aver perso il ricorso intentato dall’INPS!
Spoleto Popolare
Alleanza Civica