Prosegue il dibattito riguardo il distaccamento dei Vigili del Fuoco di Norcia, alla luce della diffusione di una bozza di decreto che dovrebbe essere discusso con le organizzazioni sindacali il prossimo 12 novembre.
In tale bozza alcuni leggerebbero implicitamente la chiusura del Distaccamento Permanente dei Vigili del Fuoco di Norcia, autorizzando la costruzione di una nuova caserma a Cascia.
“Premesso che da sempre ho lavorato per dotare la Valnerina dei servizi necessari senza mai fare distinzione tra comuni e che, l’apertura di un Distaccamento Permanente a Cascia, in aggiunta a quello di Norcia, non potrebbe che farci piacere” ha detto il Sindaco Nicola Alemanno. “Posso confermare che il percorso intrapreso con il DM n. 1546 del 11/04/2017, che ha istituito il Distaccamento Permanente di Norcia, sta proseguendo l’iter concordato con il Ministero, la Prefettura di Perugia, la Regione dell’Umbria ed i diversi livelli di comando del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Sarà possibile centrare questo obiettivo – prosegue Alemanno – anche grazie al prezioso ed insostituibile contributo che in questi anni hanno fornito i nostri Vigili del Fuoco volontari e alla strutturazione di un distaccamento misto. Nel frattempo, il personale in servizio in ragione dello Stato di Emergenza, continuerà a a garantire l’assistenza alla nostra comunità. E’ tuttavia chiaro a tutti – continua il primo cittadino – che la presenza costante di un presidio di sicurezza in un territorio distante dai grandi centri, ad altissimo rischio simico e dalla morfologia particolarmente accidentata, sia ormai inderogabile e necessaria”.
Alemanno poi ricorda come siano stati molti in questi giorni gli interventi per chiedere certezze al Ministro e “l’improvvida pubblicazione odierna di una mera ipotesi, al momento uscita senza il necessario confronto con gli Enti Locali interessati e la Regione – puntualizza – non può che creare scompiglio e confusione”.
Tale ipotesi comporterebbe anche la perdita di un importante volano di ripresa economica, in un territorio che in questo momento soffre più di qualunque altro nel cratere umbro e darebbe quindi un duro colpo alle speranze di rinascita.
“Per il momento si tratta solo di una bozza di lavoro che dovrà avere un lungo percorso dentro la quale però, qualcuno deve aver messo lo zampino nella vecchia logica del ‘dividi et impera’ “ ha concluso Alemanno.