Palazzo Collicola e Dialogues, raccontare l’arte presentano
La luce vince sempre, e comunque. Una lectio magistralis di Claudio Strinati
Venerdì 25 ottobre 2019 – ore 17,30 Appartamento Nobile – Salone d’Onore, Palazzo Collicola – Spoleto
Dando continuità ai dialoghi sull’arte tenuti a Palazzo Collicola nel corso del 2019 e dopo quelli dedicati a Leoncillo, Nagasawa e Michelangelo Pistoletto, venerdì 25 ottobre alle ore 17.30 è la volta dello storico dell’arte Claudio Strinati di animare il costante scambio tra arte antica e attualità.
Tutto parte in questa occasione proprio da una natura morta seicentesca che si conserva al Piano Nobile di Palazzo Collicola.
Si tratta di un dipinto che è per lo più attribuito al Maestro di Hartford, il primo misterioso pittore di Nature Morte a Roma al tempo del Caravaggio, da alcuni studiosi identificato con Caravaggio stesso (ma questa tesi è ormai destituita di fondamento), ma senz’altro opera di una personalità che dovette essere precocemente vicina al Caravaggio e ne assorbì proprio il principio dei potenti contrasti Luce-Ombra.
L’intento è raccontare la storia della luce e dell’ombra nella pittura caravaggesca partendo da questo dipinto, che verrà portato nella sala della Conferenza e opportunamente illuminato.
Tutto comincia da un episodio avvenuto nel 1606.
A seguito di una ispezione fiscale, il Tribunale di Roma condanna il famoso pittore e commerciante di quadri Giuseppe Cesari detto il Cavalier d’Arpino, a una multa pesantissima nonché al sequestro della bottega in cui lavorava.
Nella bottega erano conservati sia quadri suoi, sia quadri che egli teneva in conto vendita, opere pittoriche per lo più di altri artisti suoi allievi ed anche allievi di altre botteghe che erano convenzionate con la sua. Tra questi allievi della bottega del Cavalier d’ Arpino c’era anche Michelangelo Merisi da Caravaggio. Così, quando il fiscale si recò nello Studio-bottega e procedette al sequestro di tutte le opere contenute (che furono poi consegnate al cardinale Segretario di Stato Scipione Borghese, nipote del papa regnante Paolo V che se le tenne e ne fece il nucleo di quello che è oggi la Galleria Borghese), sequestrò anche una serie di quadri del Merisi.
Tra questi quadri ce ne erano parecchi di cui il Cavalier d’Arpino non dichiarò l’autore. Ebbene, tra gli autori non identificati nel verbale di sequestro, il fiscale registrò descrivendole sommariamente varie Nature Morte tutte senza nome d’autore. Una è rimasta alla Galleria Borghese ed è uno strepitoso capolavoro di fiori e frutta già basato sull’idea del contrasto tra la luce che plasma le immagini e l’oscurità in cui è immerso l’ambiente dove le immagini sono collocate.
Un’altra, con la rappresentazione di fiori, frutta e due caraffe d’acqua e vino, fu acquistata all’inizio del Novecento dal Museo di Hartford in America e la mano che ha dipinto i due quadri (Galleria Borghese e Hartford) per molti studiosi è la stessa. Il misterioso pittore, affine al Caravaggio, è stato così chiamato dagli storici dell’arte il Maestro di Hartford.
La lectio ricostruisce la storia di questo “caso” storico artistico attraverso una ricognizione che spazia da letture dell’epoca (brani tratti dal Mancini, dal Baglione, e da Giustiniani), ascolti musicali (un brano della Rappresentazione di anima e di corpo di Emilio de’Cavalieri eseguita a Roma nell’anno 1600, due mesi prima del rogo di Giordano Bruno, cui il Caravaggio assistette), e confronti in una carrellata di numerose immagini di opere del Caravaggio e dei suoi innumerevoli seguaci, tutte comparate con la Natura Morta di Spoleto.
La storia comincia con l’Ultima Cena di Leonardo da Vinci e finisce con l’attività di Artemisia Gentileschi cultrice, tra i molti aspetti del suo lavoro, della Natura Morta secondo l’insegnamento del Maestro di Hartford, di cui tentiamo alla fine l’identificazione con un pittore ben preciso.
L’evento, a cura di Claudio Strinati, è realizzato con la collaborazione di Federico Strinati
Claudio Strinati è nato nel 1948 a Roma dove si è laureato in Lettere con specializzazione in storia dell’arte nel 1970. Successivamente ha percorso tutti i gradi della carriera di funzionario storico dell’arte nel Ministero dei beni e delle attività culturali terminando il suo servizio nel 2013 (dopo essere stato tra il 2001 e il 2009 Soprintendente speciale per il Polo Museale Romano e poi Dirigente Generale). E’ tra i maggiori conoscitori dell’arte del Seicento italiano e si è occupato di quasi tutti i massimi artisti del tempo, dal Caravaggio, a Guido Reni, a Domenichino, Lanfranco, Sacchi, Pietro da Cortona, Borromini, Bernini, Mattia Preti, Luca Giordano, Baciccio, Pozzo. Ha ideato la mostra sul Caravaggio alle Scuderie del Quirinale nel 2010, con enorme successo di critica e tra le mostre più viste di sempre nel nostro Paese con oltre 580.000 visitatori. Per il suo libro Il mestiere dell’artista (Sellerio 2014) ha ottenuto il Premio Capalbio 2014. Ha inoltre pubblicato un’ampia monografia su Raffaello, edita da Scripta Maneant, Bologna 2016, tradotta in francese ed in inglese.
È attualmente consigliere di amministrazione delle Gallerie nazionali d’Arte Antica in Roma. Per la sua attività di organizzatore di importanti mostre in Francia (la più recente è Les Borgia et leur temps al Museo Maillol di Parigi 2014-15) ha ottenuto la Legion d’Onore. È Accademico Cultore dell’Accademia Nazionale di San Luca, Direttore Scientifico della Fondazione Sorgente Group per l’arte e la cultura, collaboratore del Teatro di Roma nelle attività dedicate all’arte, collaboratore dell’Auditorium-Parco della Musica di Roma, di Radio Rai 3 e di Rai5 e fa parte del Comitato scientifico della rivista Art & Dossier. E’attualmente Presidente della Società Dialogues, raccontare l’arte, fondata con Federico Strinati nel 2015.
Dialogues, raccontare l’arte, è una società fondata da Claudio e Federico Strinati dedicata alla divulgazione culturale. Si occupa di produzione e coproduzione di mostre d’arte, ideazione di eventi culturali, progettazione di allestimenti museali, curatela e stesura di opere editoriali e realizzazione di audiovisivi tematici per la televisione ed il cinema. Attiva dal 2015, ha al suo attivo collaborazioni con i più importanti interlocutori nel mondo dell’arte in Italia e all’estero. Tra le più recenti ricordiamo la stesura dei film “Caravaggio, l’anima e il sangue” e “Michelangelo infinito” realizzati con Sky cinema, la realizzazione del corporate-movie e la curatela della Mostra “Il Mito di Ercole” con la Venaria reale di Torino, la produzione esecutiva della Mostra “Caravaggio, Manara” presso la Galleria d’arte contemporanea di Arezzo. Info su www.dialoguesarte.com e www.facebook.com/dialoguesarte