Il Comitato Rinascita Norcia lancia un monito e insieme un grido d’aiuto al Governo per uscire di questa fase di stallo
“La ricostruzione del Centro-Italia ha un suo fondamento se riesce a trattenere in loco i propri abitanti e
operatori economici, altrimenti le case ricostruite saranno scatole vuote da utilizzare magari per la
villeggiatura”. Così il Comitato Rinascita Norcia termina una lunga lettera inviata alle principali istituzioni locali e nazionali per manifestare il proprio dissenso in relazione alla situazione del territorio colpito dal terremoto di tre anni fa.
Una lettera in cui fa notare come le principali opere – l’ospedale, le scuole, la casa di riposo, il distretto
sanitario ecc – non sono state ricostruite né tanto meno qualcuno ne conosce il progetto di ristrutturazione e come quei territori e le persone che li abitano siano sempre di più lasciati soli, rafforzando dunque un già evidente isolamento.
Tutto questo – si legge nella lettera – mentre a Genova, il Ponte Morandi è già in fase di ricostruzione.
Insomma, il Comitato Rinascita Norcia lancia un monito e insieme un grido d’aiuto al Governo per uscire di questa fase di stallo.