Spoleto, gara da 2,4 mln per riqualificare il Monastero della Stella

È stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale e sul sito istituzionale del Comune di Spoleto, l’avvio della procedura di gara per la realizzazione di una serie di interventi strutturali necessari per la riparazione e il miglioramento sismico di una parte del complesso del Monastero della Stella, nell’area dell’anfiteatro.

L’importo dei lavori da appaltare è di circa 2milioni e 400euro, sulla base di un finanziamento di 3 milioni stanziati dalla Regione Umbria. 630 sono i giorni di lavoro per effettuare un’operazione complessiva che servirà per il recupero strutturale di un sostanzioso corpo di fabbrica ad L, appartenente all’ex monastero della Stella, il cui lato lungo è visibile da Piazza Garibaldi. L’edifico fa parte dell’area che comprende i due ex monasteri della Stella e del Palazzo e due chiostri, i resti dell’anfiteatro romano e un sistema di ex caserme si sviluppa su una superficie complessiva di circa mq 16.000. Si tratta di una vasta zona del centro storico la cui riqualificazione rappresenta uno degli obiettivi della Giunta guidata dal Sindaco Umberto de Augustinis, la cui tutela e riqualificazione vengono giudicate strategiche per lo sviluppo futuro di Spoleto. Sono allo studio ipotesi progettuali per ospitare nella zona un centro europeo di alta formazione e ricerca per le attività di studio e di prevenzione sismica. Al contempo è prevista una iniziativa per illustrarne i progetti.

“Finalmente saremo in grado di affidare i lavori – ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Angelo Loretoni –necessari per il recupero di una significativa parte di quella che è una vera e propria città nella città, da troppi anni lasciata in stato di abbandono. Questi interventi ci consentono non soltanto di sanare il degrado dell’area, restituendo decoro e prestigio agli immobili che la caratterizzano, ma anche di avviare un progetto di più importante significato complessivo. Anche se si tratta soltanto di un primo passo, tali azioni di fatto segnano l’avvio organico di un disegno generale di recupero di un sistema di beni culturali che è fondamentale non solo per la città ma per il patrimonio storico-culturale europeo”.