Domenica 10 febbraio 2019, memoria liturgica di Santa Scolastica, è stata una giornata di festa per la comunità di Norcia: nella Città di S. Benedetto, infatti, sono tornate a vivere le monache benedettine di S. Antonio che dal terremoto del 30 ottobre 2016 avevano trovato accoglienza dalle consorelle di Santa Lucia a Trevi.
Le otto claustrali, guidate da madre Caterina Corona, si sono stabilite in un modulo abitativo adattato a monastero e posizionato nel giardino della struttura ex Santa Pace, sempre di proprietà delle religiose. È così composto: camerette doppie, una stanza per gli incontri comunitari, una stanza-ufficio con tanto di WiFi, una cucina, un refettorio, una sala per accogliere gli ospiti e soprattutto la cappellina, fulcro di questo polo di spiritualità benedettina, dove è stato posizionato l’antico tabernacolo del monastero. Sulla porta d’ingresso è stato appeso questo cartello: “Pax. Monastero Benedettine di S. Antonio. Benvenuti”. Quella delle benedettine di Norcia è una storia che risale al 1412, anno del riconoscimento della comunità monastica e che oggi, dopo un’interruzione di oltre due anni a causa del sisma, riparte, nel silenzio e nella preghiera, per “produrre” frutti preziosi di grazia e di misericordia per la Chiesa.
Molti i fedeli che hanno partecipato alla celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo nel centro di comunità alla Madonna delle Grazie. Col presule hanno concelebrato il parroco di Norcia don Marco Rufini, don Dario Dell’Orso e padre Lorenzo Sena monaco benedettino silvestrino proveniente dall’abbazia di S. Silvestro a Fabriano. A far festa con le monache di Norcia sono giunte altre religiose dell’ordine fondato dal Santo patrono d’Europa: da Trevi, da Castel Ritaldi, da Fabriano, da Pontasserchio (PI), Viboldone (MI). Presente il sindaco della Città
Nicola Alemanno, l’assessore regionale alla salute, alla coesione sociale e al welfare Luca Barberini e altre autorità civili e
militari.
Al termine della Messa, tutti si sono trasferiti in Piazza Palatina, nel centro della Città, per avviare la processione fino al modulo
abitativo adattato a monastero, benedetto dall’Arcivescovo. La badessa, madre Caterina Corona, aveva tra le mani la reliquia di Santa Scolastica portata dai monaci benedettini di Norcia. Mons. Boccardo prima di avviare la processione ha ricordato l’antica presenza delle monache benedettine e di tutte quelle religiose che negli anni hanno contribuito all’edificazione spirituale di Norcia, su tutte la madre Scolastica Fares, Serva di Dio, che a cavallo tra il ‘600 e il’700 ha riformato la comunità. Grande la commozione della gente.
In tanti hanno abbracciato le monache e, a volte anche con le lacrime agli occhi, hanno detto: «Bentornate! Sia lodato il cielo!».
Al termine, madre Caterina Corona ha ringraziato «le monache di Trevi che ci hanno accolto con tanto amore; l’Arcivescovo per la costante vicinanza; l’amministrazione comunale per aver permesso la costruzione di questo modulo». Poi, le parole che hanno commosso i presenti: «Siamo tornate principalmente per voi, cari concittadini nursini, per pregare per voi, per condividere con voi questo momento di precarietà».