Il fatto risale allo scorso 12 gennaio, in occasione della Santa Messa celebrata per il Santo Patrono all’interno del carcere di Maiano dall’Arcivescovo Boccardo Renato e reso noto lunedì dalla sigla sindacale Osapp.
L’Osapp ritiene di poter affermare che la polizia penitenziaria ha sventato un possibile attentato nei confronti dell’Arcivescovo, neutralizzando un detenuto di origine marocchina che cercava di arrivare nella chiesa con un’arma rudimentale.
Ecco i fatti descritti dal sindacato di Polizia Penitenziaria: il detenuto musulmano era stato autorizzato a partecipare alla messa, ma quando si è avvicinato per accedere alla chiesa del carcere ha notato il controllo di sicurezza istituito dagli agenti. A quel punto il detenuto è scappato per le scale detenuti, scale che conducono alle sezioni detentive. Immediatamente due poliziotti hanno inseguito il detenuto per le scale, bloccato e trovato in possesso di un’arma rudimentale: una lametta di tre centimetri fissata sull’impugnatura di un rasoio usa e getta.
Tra le ipotesi c’è l’aggressione al vescovo Boccardo, ma non è escluso l’atto autolesionistico dimostrativo durante la cerimonia, o addirittura un’aggressione nei confronti di un altro detenuto.
Le indagini sono in corso e il detenuto è stato denunciato per porto di armi od oggetti atti ad offendere. Inoltre, è stata avanzata la richiesta di trasferimento per cinque detenuti alcuni dei quali radicalizzati islamici.