Di seguito l’intervento delle consigliere di opposizione Camilla Laureti e Luigina Renzi sulla ricostruzione post sisma delle scuole di Spoleto.
Abbiamo tenuto alta la guardia sul futuro delle scuole post-sisma presentando due interrogazioni in Consiglio Comunale e cercando una interlocuzione con la maggioranza per condividere le nostre proposte, ma il futuro che si profila per le scuole della città, che leggiamo sui giornali di oggi, non ci piace. Se da una parte poteva risultare accettabile la soluzione del Polo S. Paolo per lo spostamento delle scuole superiori (risolvendo i difficili problemi di viabilità), è del tutto inaccettabile che l’ex Seminario possa diventare il sito giusto per accogliere il Liceo Scientifico e il Liceo delle Scienze Umane (550 studenti in tutto e 23 classi). Per noi è fuori da ogni ragionevole soluzione.
Il sito dell’Ex Seminario non rappresenta un’alternativa valida per diversi motivi: ancora è in fase di ristrutturazione; non è disponibile un indice di vulnerabilità sismica; i muri portanti non permettono di rimodulare gli ambienti per cui le aule, piccole e labirintiche, rimangono poco fruibili per classi molto numerose, e, infine, non ha una palestra degna di questo nome, con un ambiente di soli 80 mq che dovrebbero bastare per le attività sportive di 550 studenti.
Altra soluzione viene prospettata invece dai vertici della Provincia: demolire e ricostruire il liceo scientifico con criteri antisismici nella sede attuale, ovvero a Vicolo S. Matteo, possibilmente ricavando un piano interrato ed un piano ulteriore riducendo l’altezza delle aule, permettendo così di ricavare più spazi ed allocare lì anche il Liceo delle Scienze Umane. Questa opzione, allo stato attuale, ci sembra più ragionevole e di buon senso, anche se va valutata la effettiva capienza per accogliere le sedi dei due licei, attualmente in espansione. Qualora si verificasse che la cubatura disponibile non permettesse di accogliere le due sedi, resta sempre aperta l’ipotesi, precedentemente da noi prospettata all’amministrazione comunale, di completare il campus scolastico a via Visso, dislocando nella attuale e temporanea sede del Liceo Scientifico, la sede definitiva del Liceo delle Scienze umane.
Qual è il vantaggio per il Comune di Spoleto di portare due licei in una struttura come quella dell’Ex Seminario? Chi ci guadagna? Sicuramente non gli studenti, di oggi e di domani, e gli operatori del polo liceale; di sicuro neanche gli operatori economici del centro storico, essendo la zona di piazza della Signoria totalmente marginale rispetto ai servizi e alle attività commerciali, mentre necessaria di incentivazione commerciale è la zona del Borgaccio, storicamente sede di attività attualmente in sofferenza. Ci viene il sospetto che la nostra Amministrazione non abbia un progetto riguardante l’assetto urbano con lo sguardo rivolto al futuro, ma preferisce andare a scovare idee che risalgono a più di 10 anni fa a discapito del bene della città e di una visione più lungimirante per le generazioni future.