”Non possiamo rischiare che si spenga completamente la valenza di una entità creditizia, economica e sociale, rappresentata dalla Banca Popolare di Spoleto”
Questo l’unanime pensiero e la ferma volontà espressa dalle Associazioni aderenti allo Spoleto City Forum, presenti martedì 18 dicembre u.s. alla riunione organizzata per trattare l’argomento specifico.
“ Da informazioni ricevute, sembrerebbe che i Consigli di Amministrazione della BPS e Banca Desio, abbiano deliberato lo scorso martedì 11, la fusione fra le due Società. Viene chiamata fusione ma, a nostro avviso, sembra più un atto di puro assorbimento. Della Banca Popolare rimarranno probabilmente le strutture, ma l’anima, quella ideata e costruita dal Cav. Cesari, si smorzerà per sempre. E tutto questo nel silenzio generale.
Ci chiediamo anche: quale reazione ci sarebbe stata se tale fenomeno si fosse verificato in altre città? Il City Forum non vuol entrare in vicende legate al passato, che riguardano l’Istituto di Credito, e che forse stanno alla base di tale epilogo, ma vuol solo andare alla ricerca di garanzie per il futuro di questa fondamentale realtà umbra. Garanzie che riguardano la tutela dei livelli occupazionali; le professionalità nel tempo maturate; la salvaguardia degli stabili interessati; la almeno parziale permanenza della Governance a Spoleto.
Non sappiamo se tali conferme sono o meno previste dagli accordi stipulati, ma restano fondamentali per evitare ulteriori, amare, sorprese dell’ultima ora.
Ci rendiamo anche conto che, probabilmente, si è perso tanto, troppo, tempo per ottenere simili assicurazioni, ma ciò non può giustificare il protrarsi di una passiva inerzia.
Siamo coscienti che sicuramente l’Istituto che scaturirà da detta fusione, sarà in salute, avrà strategie operative vincenti, si svilupperà ed amplierà in contesti variegati.
Ma non sarà più la nostra Banca Popolare.
Ecco perché vogliamo in proposito lanciare un appello alle Istituzioni Comunali, a quelle Regionali, ai Parlamentari umbri e ai cittadini tutti.
È importante che la città sappia cosa sta accadendo, perché la vicenda BPS, anche se di competenza di entità private, si riflette sulla storia, sui sentimenti, sui ricordi, sulla economia del territorio. Le Associazioni del City Forum garantiranno il proprio sostegno a chi cercherà, con la eletta autorevolezza del proprio ruolo, di raggiungere le finalità su espresse. Auspicando che si evitino strumentalizzazioni dannose, deleterie divisioni, rinverdite acredini, prese di posizione alimentate da interessi di parte più che di comunità.
Non è mai troppo tardi per conservare ciò che resta.”
Spoleto City Forum
Ciò che resta…anzi ciò che restava nel 2013 era solo un cumulo di macerie ed è solo grazie ai soldi di Banco Desio che la BPS si è salvata. Ma i brianzoli non sono certo scesi in Umbria per prendersi una banca morente per spirito di carità o per fare beneficienza !! Era ovvio che sarebbe finita così e sono già 5 anni che comandano loro in tutto e per tutto. Questo è solo l’atto conclusivo.
Mi sembra decisamente tardi per fare una levata di scudi, questi signori o senatori che ora si ergono e gonfiano il petto per difendere la spoletinita’ o la territorialità della BPS dove erano quando la banda Bassotti, magari con loro amici in testa, sperperavano il patrimonio della banca?
É lasciate riposare almeno in pace il cav Cesari che si sarà rivoltato già centinaia di volte nella bara a vedere quello che hanno combinato alla sua creatura.