Smascherato dalla polizia di Spoleto un cittadino italiano 45enne, pluripregiudicato senza fissa dimora, il quale aveva messo in piedi un incredibile sistema professionale per perpetrare truffe, on line e telefoniche, che lo ha portato, nel giro di pochi mesi, a raggirare centinaia di ignari cittadini residenti in tutta Italia ed anche in Umbria.
Il sistema era tanto semplice quanto efficace: pubblicizzare, sotto falso nome, su varie applicazioni dei più diffusi social network, l’affitto a buon mercato di appartamenti per l’estate, ovviamente non di sua proprietà, ubicati in varie zone di mare italiane. Il 45enne, a conferma della prenotazione, chiedeva il versamento di una caparra confirmatoria di 150 euro, con bonifico accreditato su una carta prepagata da lui attivata, ma intestata ad un’altra persona.
Il truffatore, per tranquillizzare gli ignari clienti, inseriva nell’annuncio anche il proprio telefono cellulare al quale rispondeva regolarmente, fornendo informazioni sull’appartamento e fotografie dell’immobile. Ovviamente, una volta ricevuto l’acconto, il 45enne provvedeva immediatamente ad eliminare l’inserto pubblicitario ed il falso profilo social, cambiava il numero di telefono rendendosi irreperibile ed iniziava una nuova attività truffaldina con altro annuncio, altro profilo, altra utenza, altro IBAN.
L’attività d’indagine ha permesso di ricostruire l’intera vicenda e di dare impulso ad oltre 60 querele presentate in tutta Italia per fatti analoghi imputabili allo stesso soggetto, oltre che bloccare l’IBAN collegato alla carta. L’uomo, attualmente ricercato in tutto il territorio nazionale, è stato denunciato alla Procura della Repubblica per il reato di truffa e rischia una pena di cinque anni di reclusione, aumentata fino al triplo per la continuazione delle condotte criminali.
Un’altra operazione ha portato alla denuncia, in stato di libertà, di un cittadino italiano 54enne incensurato, residente ad Osimo (AN). Costui, utilizzando un negozio di vendite on-line, adescava gli ignari clienti ricevendo ordini per elementi di arredo e richiedendo, a conferma dell’ordine, il versamento anticipato del prezzo di acquisto, variabile tra i 150 ed i 250 euro, con bonifico tratto su un conto corrente intestato alla società titolare del negozio. Detta società, però, risultava in fase di chiusura per fallimento e gli ordinativi dei clienti rimanevano pertanto inevasi, con trattenimento fraudolento della somma ricevuta. I clienti, non ricevendo quanto ordinato, tentavano di contattare il venditore il quale accampava varie scuse, prendendo tempo per superare così i tre mesi dal fatto e mettersi al riparo da eventuali querele. Il 54enne, vistosi scoperto e denunciato alla Procura della Repubblica di Spoleto, ha iniziato a risarcire le persone truffate prima del giudizio.