Nel popoloso quartiere spoletino si sta costruendo il nuovo centro pastorale che sarà intitolato proprio al Papa polacco.
L’Arcivescovo: «Speriamo di poter consacrare la nuova chiesa entro il prossimo anno». Dal Vaticano giungerà l’ultimo stemma bronzeo rimasto del Pontificato di Woytila e verrà collocato all’ingresso della nuova chiesa.
«Non abbiate paura! Aprite, anzi spalancate, le porte a Cristo!». Così Giovanni Paolo II il 22 ottobre 1978 in Piazza S. Pietro, esattamente quaranta anni fa, avviava il suo ministero petrino durato ben 27 anni, fino alla data della morte il 2 aprile 2005. Queste stesse parole nella giornata di ieri, 22 ottobre 2018, sono risuonate in tutto il mondo: ricorreva, infatti, di lui che ora è Santo, la festa liturgica. Anche il suo secondo successore sulla Cattedra di Pietro, Francesco, lo ha ricordato, raccogliendosi in preghiera dinanzi alla tomba nella Basilica vaticana.
A Spoleto l’arcivescovo Renato Boccardo, che del Papa polacco è stato stretto collaboratore per oltre venti anni, da ultimo come responsabile dei suoi viaggi internazionali, ha celebrato la Messa in suo onore nella chiesa parrocchiale di S. Nicolò. In questo popoloso quartiere alle porte della città è in costruzione la nuova chiesa parrocchiale, con annesso centro pastorale, che sarà dedicata proprio a S. Giovanni Paolo II.
Il Presule è stato accolto dal parroco don Riccardo Scarcelli, da numerosi parrocchiani e da diversi membri delle comunità del Cammino Neocatecumenale che a S. Nicolò si ritrovano per la preghiera. Una liturgia ben preparata e animata dal coro parrocchiale; l’addobbo della chiesa era incentrato sui colori bianco e rosso che contraddistinguono la bandiera della Polonia, patria natale di Woytila. Una bella immagine di quest’ultimo era stata posta alla sinistra del presbiterio, poggiata su alcuni mattoni con cui si sta costruendo la nuova chiesa a lui dedicata e con allo sfondo un telo bianco e rosso.
Prima della benedizione finale il parroco don Riccardo Scarcelli ha ringraziato il Vescovo per la presenza: «Appena gli ho manifestato il mio desiderio di celebrare la memoria di S. Giovanni Paolo II con lui, ha subito detto di sì. Grazie Eccellenza! I Santi – ha proseguito il sacerdote – vanno scomodati: al Papa polacco chiediamo di continuare a vegliare sui lavori della nuova chiesa, in via di ultimazione, ma soprattutto di guidarci nell’edificazione della comunità cristiana di S. Nicolò, come tutte chiamata a diffondere la gioia del Vangelo nella complessità di questa mutevole società. Io sono contento perché ho avuto la gioia di fare il chierichetto a Giovanni Paolo II ed ora vedere nascere un centro pastorale che porterà il suo nome mi emoziona. Grazie a tutti voi per la presenza».
Don Riccardo ha anche annunciato che l’Arcivescovo è riuscito ad ottenere per la nuova chiesa di S. Nicolò uno stemma in bronzo di Giovanni Paolo II, opera dello scultore Lello Scorzelli. Nei luoghi dove il Papa abitualmente riceve, infatti, vengono posti gli stemmi del pontificato e di quelli di papa Woytila ne era rimasto solo uno in Vaticano, gli altri sono stati distribuiti in varie parti del mondo, e che ora arriverà a Spoleto.