L’Umbria, una delle prime regioni che si sono affacciate con successo al cineturismo, ha scelto la Mostra del cinema di Venezia come “palcoscenico internazionale per sottolineare la propria vocazione turistica, fatta di paesaggio, cultura e spiritualità, ma anche la propria aspirazione a puntare sull’industria cinematografica, in grado di generare cultura e sviluppo”.
E’ stato il vicepresidente della Regione, Fabio Paparelli, a spiegare così il senso della presenza allo Spazio Italian Pavillon.
Grazie alla sua offerta variegata, che unisce le location naturali (come la Cascata delle Marmore, immortalata tra gli altri da Federico Fellini e Dario Argento), all’architettura rurale (tra uliveti e vigneti, casali e vecchi poderi), alla connotazione moderna e all’avanguardia (tipica soprattutto di Terni e del sud della regione), l’Umbria è da tempo vista come set ideale. “Quando parliamo di ‘cuore’ dell’Italia – ha sottolineato Paparelli – non usiamo solo uno slogan”.
Non solo Don Matteo, quindi.