Nella mattina del 30 luglio all’ospedale di Terni è stato eseguito l’espianto di organi di Emanuele Tiberi, il 33enne di Norcia morto in seguito a un pugno sferrato da un suo coetaneo e concittadino.
L’uomo era stato trasportato domenica all’ospedale di Terni intorno alle ore 9 dall’ospedale di Spoleto in condizioni gravissime che poi si sono rivelate irreversibili.
La diagnosi di morte cerebrale era stata fatta domenica pomeriggio, a poche ore dal ricovero in Rianimazione, e solo al termine del periodo di osservazione e degli esami previsti dalle disposizioni di legge per l’accertamento della morte si è potuto procedere all’espianto che è iniziato intorno alle ore 5 e terminato intorno alle ore 11 della mattina.
Gli organi espiantati – fegato, reni e cornee – sono già stati trasferiti nei centri di trapianto di riferimento per dare nuove prospettive di vita ad altre persone. Ad effettuare gli interventi di prelievo degli organi sono state due equipe sanitarie, una giunta da Roma per il fegato e i reni, mentre l’equipe di oculistica del Santa Maria di Terni ha effettuato il prelievo delle cornee destinate alla banca degli occhi di Fabriano.
Grazie alla sensibilità e alla generosità dei genitori del paziente, che hanno espresso il loro consenso all’espianto, altre persone in pericolo di vita o comunque affette da patologie invalidanti riceveranno presto gli organi donati per beneficiare di un importante e non altrimenti realizzabile miglioramento delle loro condizioni di vita.
Ora la salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria.