Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del segretario del Pd Matteo Cardini
Esprimo grande soddisfazione per l’intenso viaggio a cui abbiamo partecipato, un viaggio pieno di entusiasmo che ci ha permesso di stare in mezzo alla gente, dal centro storico fino alle frazioni per parlare di futuro della nostra città. E’ stata una campagna elettorale impegnativa ed entusiasmante, molto per merito del nostro candidato sindaco Camilla Laureti e della forza ed energia che ha impresso in questo mese e mezzo e merito anche di molti iscritti e dirigenti del mio partito. Oggi posso affermare che mai scelta fu migliore di questa!
L’esito elettorale, che ci vede come prima forza politica di Spoleto, ci ha consegnato una città divisa in due parti, dove la nostra proposta è stata superata di poche decine di voti rispetto al neo sindaco Umberto De Augustinis, candidato del centro destra, al quale facciamo gli auguri affinché governi al meglio per il bene della nostra comunità e al quale faremo una opposizione ferma, ma costruttiva e responsabile.
Con grande stupore ho letto dagli organi di stampa che, nella prima uscita ufficiale, il neo sindaco ringrazia chi lo ha sostenuto citando tra i tanti, anche una parte del Partito Democratico, ipotizzando e poi smentendo, l’entrata in giunta di una esponente del gruppo consigliare uscente aderente al Partito Democratico stesso.
Da queste dichiarazioni, nasce la necessità di fare chiarezza all’interno del nostro partito che ha lottato fino all’ultimo voto per tornare alla guida di Spoleto.
Sembra emergere dunque un disegno chiaro, ben più ampio e a noi superiore, che vede il tentativo di fermare quel cambiamento messo in atto dal gruppo dirigente da pochi mesi insediato, cambiamento che ha portato ad un suo rilancio importante, come affermato dall’esito elettorale.
E’ doveroso per chi ha sostenuto e creduto sin dall’inizio all’ambizioso progetto, cercare la verità, poiché sarebbe inaccettabile scoprire di dover imputare la sconfitta, seppur di una manciata di voti, a dirigenti del mio stesso partito che, non essendo stati investiti da un ruolo di protagonista, hanno sostenuto in maniera più o meno palese il candidato del centro destra.
E’ doveroso dunque rimettere il mio mandato da segretario del Partito Democratico alla stessa assemblea comunale che mi ha eletto, poiché ogni azione politica futura non può ripartire se prima non viene fatta la chiarezza necessaria nel gruppo dirigente che dovrà continuare a guidare il Partito Democratico.
Per questo, nell’assemblea che verrà indetta Martedi 3 Luglio, all’ordine del giorno verrà proposta la nomina della commissione di garanzia che dovrà esaminare il comportamento dei singoli coinvolti in questa azione di disfacimento interno del partito democratico.
Sono convinto che il percorso del Partito Democratico, una volta ripristinata la chiarezza, sia destinato ad essere perno centrale di forze civiche, come lo è stato nella campagna elettorale appena conclusa e che è stata premiata dalla metà degli elettori di Spoleto. Questo percorso non può fermarsi ora! Al lavoro!