Spoleto, annullato il concorso per il dirigente finanziario

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Colpo di scena sul concorso per l’assunzione a tempo indeterminato del dirigente finanziario. Il Comune ha infatti avviato la procedura di annullamento in autotutela dopo che il concorso è stato impugnato da alcuni candidati di fronte al Tar dell’Umbria.

La contestazione, che ha spinto il municipio a fare un passo indietro, è relativa ai titoli di studio previsti per partecipare alla selezioni, considerati restrittivi. In particolare era stata prevista la candidatura soltanto per chi è in possesso di una laurea in economia e commercio, mentre i ricorrenti chiedono di inserire anche la laurea in ingegneria informatica, questo perché il dirigente finanziario è anche responsabile dei servizi informatici del Comune.

Il concorso è stato quindi annullato, nonostante i tempi per presentare le candidature fossero scaduti e 25 aspiranti dirigenti del comune avevano presentato la propria domanda.

A commentare l’accaduto sono stati i Cinque stelle, con Tommaso Biondi candidato sindaco: “Lo avevamo denunciato con due comunicati stampa, il 31 marzo e il 4 aprile, che quel bando andava fermato, e nel caso non fosse bastato, avevamo segnalato al consiglio nazionale dell’ordine degli ingegneri, che i requisiti richiesti erano discriminatori nei confronti di alcune categorie professionali. È arrivata, infine, la notizia dell’avvio del procedimento di annullamento in autotutela, promosso direttamente dall’amministrazione comunale, in pratica il Comune di Spoleto smentisce sé stesso confermando le nostre intuizioni di poco più di 25 giorni fa. Esprimiamo soddisfazione per aver svelato le innumerevoli irregolarità insite nel concorso che caparbiamente il Comune intendeva svolgere ,come si evince dalla spudoratezza con cui l’assessore Profili ribatteva alle nostre obiezioni e perplessità in merito alla correttezza ed alla opportunità di indire a fine mandato un concorso di tal fatta. Il nostro tentativo è stato di evitare la nomina in extremis di un nuovo dirigente a spese dell’amministrazione entrante, e probabili futuri contenziosi legali, e il tutto sarebbe andato ad aggravare ulteriormente il bilancio non propriamente florido del nostro Comune senza che nessuno dei nostri politici, consiglieri, aspiranti sindaci battesse ciglio. Questa vicenda arriva come un tegola sull’amministrazione uscente e sui candidati a Sindaco che afferiscono a quell’area. Bececco e Laureti in prima persona, ma anche De Augustinis che eredita le azioni della passata amministrazione avallate dai suoi sostenitori, dovranno fare ora i conti e giustificare quanto avvenuto. Ci piacerebbe capire cosa si intende quando tra le prime attitudini per governare si parla di competenza. Chi è stato incompetente in questa vicenda?”

A replicare con una nota l’amministrazione comunale: “L’amministrazione comunale ritiene doveroso intervenire in merito all’avvio della procedura per l’annullamento del concorso relativo all’individuazione del dirigente del Servizio Economico Finanziario e Risorse Umane, attuato dalla struttura e condiviso dalla Giunta comunale in autotutela. Innanzitutto va ricordato che le procedure per il bando erano state avviate ad ottobre 2017, ben prima quindi dell’indizione anticipata delle elezioni amministrative. Nessuno allora poteva immaginare la fine anticipata dell’attuale consiliatura per la prematura scomparsa del nostro Sindaco. La decisione dell’avvio dell’annullamento in autotutela del concorso – istituto previsto dalla legge – è stata fatta anche su consiglio dello studio legale incaricato, stante l’esistenza sul bando di due ricorsi pendenti davanti al Tar dell’Umbria, entrambi con richiesta di sospensiva. L’amministrazione comunale ritiene che la figura del dirigente finanziario (che avrebbe competenze nel dettaglio su Bilancio, Tributi, Risorse Umane, Servizi Informatici, Centrale di Committenza, Gare e Provveditorato) sia infungibile per l’ente e, quindi, ritiene doveroso sgombrare il campo da qualsiasi ambiguità, agendo affinché si possa garantire la migliore professionalità possibile. Al di là di chi amministrerà l’ente dopo le elezioni di giugno, infatti, questa figura sarà comunque essenziale per il Comune di Spoleto. Detto ciò l’amministrazione comunale resta convinta della bontà dei requisiti prevalenti individuati nel bando, ossia quelli relativi alla laurea in Economia e Commercio. L’amministrazione comunale respinge le polemiche strumentali avanzate dal Movimento 5 stelle: non si è mai trattato di una nomina “last-minute”, bensì di un concorso la cui procedura è stata avviata ad ottobre 2017, né di un abito fatto su misura di qualcuno. Questo perché si tratta di una procedura concorsuale aperta e pubblica, così come è doveroso fare sempre, non solo nel Comune di Spoleto, ma nella Pubblica Amministrazione tutta. Inoltre la decisione presa consentirà l’indizione di un nuovo bando nel quale sarà prevista la possibilità di partecipazione ai titolari di altre lauree, attesi i ricorsi già proposti”.