A Palermo omaggio alla figura dello zoologo umbro Bernardino Ragni

Giovedì 29 marzo 2018 alle ore 9 a Palermo, presso l’ Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia “A. Mirri”, alla figura dello zoologo umbro Bernardino Ragni, scomparso il 16 gennaio 2018, verrà dedicata una sessione nell’ambito dell’evento formativo sul tema: “La sorveglianza sulla salute umana attraverso il monitoraggio delle zoonosi nelle popolazioni dei selvatici e il ruolo degli II.ZZ.SS. nella conservazione della biodiversità”, in programma il 28-29 marzo 2018 all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia – Palermo.

Interverranno, tra gli altri: Salvatore Seminara, Commissario straordinario dell’IZS Sicilia, e Giorgio Boscagli, Biologo e Wildlife manager.

L’evento è inserito nell’ambito di una giornata di studi organizzata dall’IZS della Sicilia con la partecipazione di esperti di livello nazionale ed internazionale.

Bernardino Ragni è considerato il “padre” della “Wildlife Economy”, come visione innovativa per la gestione e l’economia dei territori.

La sua filosofia-progetto è stata presentata per la prima volta ad EXPO 2015, quindi a Roma alla Camera dei deputati nell’aprile 2016 e il 6 settembre 2016 al Congresso Mondiale dell’IUCN intitolato “Planet at the crossroads” (HAWAI’I – USA – 6-10 settembre 2016).

La filosofia-progetto Wildlife Economy-Nuovo Paleolitico propone di riconoscere alla fauna selvatica (wildlife) la condizione di materia prima prodotta spontaneamente dagli ecosistemi e agrosistemi. Come tale wildlife assume la funzione di risorsa economica rinnovabile dalla quale trarre beni e servizi, reddito e occupazione.

Prima dell’invenzione dell’agricoltura l’economia di Homo sapiens era basata sulle risorse naturali viventi, in particolare wildlife, così come propugnato da WE-NP; l’aggettivo “nuovo” ne testimonia, tuttavia, l’approccio modernamente tecnico, scientifico e sostenibile.

L’isola di Sicilia, la più grande regione d’Italia, con i suoi due milioni e quattrocentomila ettari di territorio agro-silvo-pastorale, il 93% della superficie totale, presenta un’estrema idoneità all’affermazione e allo sviluppo di WE-NP.

Il Progetto comprende due azioni contemporanee e interattive: la messa a frutto incisiva e diffusa della fauna selvatica siciliana attuale; l’avvio e l’affermazione di una “faccia” molto speciale di WE-NP, la Rewilding Economy, consistente nella ricostruzione delle popolazioni di specie estinte con alto valore economico e culturale.

Qualche esempio: le attuali popolazioni di cinghiale maialato o maiale cinghialato saranno sottoposte a intensa utilizzazione economica, in chiaro, lungo estese filiere agro-alimentari, in contemporanea con approfonditi test sul loro profilo genetico e con intensivi restocking di genotipi Sus scrofa scrofa, con l’obiettivo finale della formazione di popolazioni siciliane di cinghiale “puro”, sulle quali continuare WE-NP.

In parallelo spazio-temporale: reintroduzione di Cervus elaphus, Capreolus capreolus e Dama dama, con lo stesso obiettivo economico-culturale. Popolazioni ben impostate e gestite dei quattro ungulati selvatici potrebbero consentire il ritorno del loro grande predatore naturale: Canis lupus lupus. E via così, di specie in specie.

Bernardino Ragni già ricercatore di biologia animale e professore di zoologia ambientale e di gestione faunistica presso UniPG. Esperto di biologia e conservazione dei tetrapodi, uso sostenibile e conservazione delle risorse naturali viventi, del paesaggio, del territorio. Le attività accademica e professionale sono svolte in collaborazione con amministrazioni centrali e periferiche dello stato. Autore e coautore di oltre 160 pubblicazioni scientifiche e specialistiche. Membro della Species Survival Commission e del Cat Specialist Group dell’IUCN, The World Conservation Union. Fondatore della Società Italiana di Biologia Ambientale.