Saranno sostituito con altrettanti alberi di rovella (quercia autoctona) che saranno messi a dimora nelle aree pubbliche limitrofe
Otto alberi di pino, che sovrastano il campo sportivo Flaminio, saranno rimossi per salvaguardare la pubblica incolumità. L’operazione si rende necessaria anche perché le radici dei grandi alberi hanno causato danni al campo calcio del “Centro Sportivo Flaminio” che proprio per questa problematica era a rischio di omologazione.
L’intervento, in via delle Crocerossine, è attualmente in corso e si concluderà, condizioni climatiche permettendo, nella giornata di domani.
L’amministrazione ha stabilito, per questioni di tutela ambientale e paesaggistica, che gli otto alberi di pino siano sostituiti, in aree pubbliche limitrofe alla via, da alberi di roverella (Quercus pubescens,) specie di quercia autoctona e tipicamente utilizzata nel territorio spoletino ai margini dei coltivi e lungo le strade rurali.
In un primo momento, per scongiurare l’ipotesi dell’abbattimento era stato ipotizzato unicamente il taglio delle radici delle otto alberature. Ma il taglio delle radici su alberi di 15 metri porta, come spiegato nella relazione tecnica, “a deperimenti e cedimenti non prevedibili e controllabili mettendo a rischio l’incolumità delle persone che utilizzano il campo sportivo o transitano nell’area”.
Il taglio degli alberi deciso dalla Giunta è stato avallato per risolvere due criticità: salvaguardare la pubblica incolumità e confermare l’utilità pubblica del “Centro Sportivo Flaminio” (di cui il Comune di Spoleto paga un mutuo di € 68.000 l’anno che terminerà nel 2021). L’area sportiva del Flaminio ospita settimanalmente più di 200 bambini e varie squadre di calcio della città.