La storia di Mario Carrara il medico legale che ripudiava il fascismo
Per il sesto e penultimo appuntamento con la Stagione di Prosa a Spoleto, venerdì 9 febbraio alle ore 21, al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti va in scena IL GIURAMENTO, scritto da Claudio Fava liberamente ispirato alla figura di Mario Carrara. Gli interpreti sono David Coco, Stefania Ugomari Di Blas, Antonio Alveario, Simone Luglio, Liborio Natali, Pietro Casano, Federico Fiorenza, Luca Iacono, Alessandro Romano diretti da Ninni Bruschetta
Mario Carrara fa il medico legale in un tempo abituato a censire gli uomini e le anime con la fredda geometria insegnata da Lombroso: le misure della fronte, del cranio, delle ossa… L’università insegna già a catalogare i segni e i sospetti sulle razze, il sapere è intriso conformismo, le carriere si fanno con la tessera del partito cucita in tasca, gli studenti indossano le camicie nere anche a lezione. Carrara, no. Del fascismo ha un ripudio estetico più che ideologico. Gli sembrano ridicole quelle camicie nere inamidate e il pugnaletto ai fianchi dei ragazzi, gli vengono a noia le orazioni patriottiche di certi suoi colleghi, il modo in cui a lezione hanno tutti smarrito il gusto del dubbio. Non gli piace vivere intruppato, travestirsi, esibirsi.