Non pagati gli stipendi arretrati, oggi e domani braccia incrociate per chiedere garanzie
Aggiornamento 18.12 – ore 18.30
Adesione massiccia allo sciopero dei lavoratori del gruppo Maran (R&S Srl e Maran Spa), oltre il 75%, e protesta confermata anche per la giornata di domani, martedì 19 dicembre. I lavoratori, visto il nulla di fatto nell’incontro odierno tra proprietà e sindacati, hanno deciso in assemblea di incrociare nuovamente le braccia domani, 19 dicembre, per l’intero turno di lavoro e saranno ancora in presidio davanti ai cancelli (dalle ore 8.30 alle 9.30). “Purtroppo l’azienda, nonostante la forte richiesta che arriva dai lavoratori in sciopero, non ha fatto alcuna apertura concreta – spiegano Cristina Taborro (Filcams Cgil), Simona Gola (Fisascat Cisl) e Paolo Pierantoni (Uilcom Uil) – per questo, oltre ad aver confermato l’astensione dal lavoro anche per domani, abbiamo anche chiesto ufficialmente un incontro in Regione Umbria per aprire una vera e propria vertenza Maran, azienda fondamentale, con i suoi quasi 400 dipendenti, per un territorio, come quello di Spoleto, già in gravissima difficoltà”.
Dalle 8 di lunedì mattina i lavoratori Maran di Spoleto sono in sciopero. Un presidio è stato organizzato di fronte ai cancelli per chiedere maggiori garanzie alle proprietà dell’azienda.
Il 15 dicembre, infatti, è stata pagata la prima metà dello stipendio di novembre, ma sono ben più consistenti gli arretrati dei dipendenti, a cui il 20 dicembre si aggiungerà anche la tredicesima.
Lo sciopero è stato proclamato dopo diversi mesi di crisi, che lavoratori e sindacati hanno fin qui gestito in silenzio per non rischiare nulla sul fronte delle commesse, che a loro dire l’azienda non avrebbe perso. La situazione della Maran appare molto delicata.
Citofonare pd e sindacati che vi prendono in giro da decenni. #jobsact