Il Comune di Norcia è quello che necessita del fabbisogno più alto di soluzioni abitative d’emergenza (sae) e ad oggi ne sono state consegnate 375
Altre 26 famiglie hanno ricevuto sabato le chiavi delle casette: precisamente si tratta di 15 nuclei residenti a Nottoria, 9 per Frascaro e 2 per Forsivo. A consegnare le chiavi il sindaco Nicola Alemanno insieme al vicegovernatore dell’Umbria, Fabio Paparelli.
Il Comune di Norcia, tra quelli del cratere umbro, è quello che necessita del fabbisogno più alto di soluzioni abitative d’emergenza (sae) e si trova ad oltre la metà di casette consegnate e la prossima settimana è prevista un ulteriore consegna. Ad oggi nel territorio comunale ne sono state consegnate 375.
“E’ sempre una grande emozione che si rinnova ad ogni consegna di sae mi auguro che la vostra pazienza sia ricompensata una volta che entrerete in queste abitazioni che vi ripagheranno dei sacrifici di questo anno” ha detto il sindaco Alemanno soffermandosi sulla fattura delle stesse. “Le casette sono state realizzate seguendo la normativa, quindi osservando i criteri di trasparenza e sicurezza nella selezione delle ditte che hanno permesso di non registrare alcun incidente al momento e nella qualità delle stesse, fabbricate in classe A+”.
Alemanno poi auspica che si mantenga viva la memoria del terremoto “sia per fortificare la nostra capacità di resilienza nei confronti di un avvenimento che può ripresentarsi, sia per essere pronti a restituire la grande solidarietà che ci è giunta da ogni parte d’Italia, d’Europa e del Mondo, laddove ce ne sia bisogno”. Il sindaco è tornato a sollecitare la presentazione delle pratiche di ricostruzione con i rispettivi tecnici, affinché si possa ritornare al più presto nelle rispettive abitazioni.
Paparelli ha poi sottolineato come “ci si avvii verso la fase conclusiva dell’emergenza con la consegna delle sae e sicuramente ci si appresta a passare un natale migliore rispetto allo scorso anno”. A proposito di ricostruzione ricorda come il cittadino sia il principale protagonista, rassicurando, ancora una volta, sulla disponibilità di risorse. “Recandovi dal vostro professionista – dice – dovete pretendere dallo stesso il numero di pratica che vi assegna. Da parte nostra siamo pronti ad accogliere i vostri progetti di ricostruzione, seppur nella complessità delle norme: le nostre continue riunioni servono a migliore questo contesto”.