Spoleto, con l’Accademia degli ottusi e Testolin alla scoperta di Monteverdi

Incontro a palazzo Mauri con uno dei maggiori studiosi del repertorio rinascimentale

Il 29 novembre 1643 moriva a Venezia Claudio Monteverdi. L’Accademia degli Ottusi di Spoleto intende proporre mercoledì 29 novembre alle ore 16 nella Biblioteca Comunale di Palazzo Mauri un incontro sulla vita e la musica di Monteverdi ad opera di Walter Testolin, uno studioso e musicista che da tempo si occupa ai massimi livelli dell’esecuzione del repertorio polifonico rinascimentale, tanto da esserne un interprete di riferimento a livello internazionale. Un cammino curioso fatto di parole, ascolti e immagini, attraverso la musica, le lettere, i segreti, le innovazioni e le rivoluzioni del più grande e influente musicista italiano. A quattrocentocinquanta anni dalla nascita, nel giorno in cui veniva accolto nel suo Permesso amato.

Walter Testolin. Cantante e direttore, dedica gran parte del proprio impegno musicale alla conoscenza e diffusione del repertorio vocale polifonico del Rinascimento, del quale è considerato uno dei più attenti e significativi esecutori. Nel 2001 ha fondato De Labyrintho, che sotto la sua direzione si è affermato come uno dei gruppi vocali di riferimento nell’esecuzione del repertorio del XV e XVI secolo, svolgendo la propria attività presso i principali festival europei e le cui registrazioni discografiche hanno ricevuto consensi quali il Gramophone Critic’s Choice e il Premio Amadeus per il miglior disco dell’anno. Dal 2011 dirige il giovane ensemble vocale e strumentale RossoPorpora col quale sta sviluppando un profondo percorso di studio del repertorio madrigalistico italiano, che ha portato il gruppo ad esibirsi, tra gli altri, in festival prestigiosi quali Laus Polyphoniæ di Anversa e Oude Muziek di Utrecht.

Ha cantato con molti con molti dei principali direttori della scena musicale rinascimentale e barocca europea e collabora in concerti e registrazioni discografiche con l’orchestra belga La Petite Bande diretta da Sigiswald Kuijken e da oltre vent’anni con il Coro della Radio Svizzera Italiana. Al Salzburg Festspiele del 2015 ha cantato nell’Iphigenie en Tauride di Gluck, con la direzione di Diego Fasolis, la regia di Moshe Leiser e Patrice Caurier e con Cecilia Bartoli nel ruolo della protagonista. Attivo anche nel repertorio contemporaneo, ha cantato e diretto opere di alcuni tra i principali compositori della scena musicale odierna e ha recentemente partecipato alle messe in scena delle opere “Cuore di Cane” di A. Raskatov e “Die Soldaten” di B. A. Zimmermann presso il Teatro alla Scala di Milano. Tiene corsi, conferenze e masterclass presso prestigiose istituzioni italiane ed estere. È autore di uno studio, reso pubblico durante il Symposium Josquin & the Sublime organizzato dall’Università di Utrecht (NL) e la cui versione definitiva è stata pubblicata dalla Rivista Italiana di Musicologia, che propone il grande compositore rinascimentale Josquin Desprez come soggetto del “Ritratto di Musico” di Leonardo da Vinci conservato nella Pinacoteca Ambrosiana di Milano. Suoi articoli sono stati pubblicati dagli editori italiani Olschki, De Agostini, Paragon e dal belga Brepols.

Convinto divulgatore musicale, è stato protagonista con De Labyrintho della trasmissione di Rai 5 Come un’alma rapita dedicata alla figura di Carlo Gesualdo da Venosa, oltre ai film di Francesco Leprino O dolorosa gioia, ancora su Gesualdo e Sul nome Bach.Ha scritto per l’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani la parte dedicata al “madrigale” all’interno del grande progetto editoriale Il contributo italiano alla storia del Pensiero