Spoleto, a Santo Chiodo una struttura unica in Italia

Sono 6 mila le opere d’arte custodite nel deposito allestito a Santo Chiodo di Spoleto dopo essere state “salvate” dal terremoto di un anno fa.

Quella di Santo Chiodo è una struttura unica in Italia.

Il dato è emerso in un incontro alla rocca albornoziana organizzato dalla Regione Umbria e dedicato alle politiche per il recupero, il ripristino e la messa in sicurezza dei beni culturali dopo il sisma del 1997 e quello del 2016.

ansa.it

2 Responses

  1. Lo si sapeva,si dice sempre quello,forse per pulirsi la coscienza che sotto le macerie,dopo un anno,ce ne sono altrettante di opere.Forse si parla del capannone per far vedere al mondo che si sta facendo,poco a mio avviso.Non si faccia il paragone con il sisma del 97,perché allora,nei due mesi successivi furono sgomberate tutte le chiese,e le opere messe in sicurezza,nonostante le numerose scosse che avvenivano giornalmente, a scopo di prevenzione,il capannone fu costruito proprio per questo motivo.Con il terremoto del 2016,dopo la scossa del 24agosto,abbiamo aspettato fino al 30 ottobre ,due mesi per far seppellire tutto.É il punto di vista che é cambiato,avremmo potuto avere un capannone pieno di diverse migliaia di opere,intatte,invece lo abbiamo pieno di “rottami”passatemi il termine,per nn parlare di quelle andate perdute per sempre,e una volta restaurate,ammesso che lo si faccia,le chiese che li contenevano sono crollate. Complimenti

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