Spoleto, Matteo Cardini ritenta la corsa alla segreteria del Pd

Pubblichiamo integralmente l’intervento di Matteo Cardini, che sabato mattina ha ufficialmente presentato la propria candidatura

Lunedi 2 Ottobre è stato depositato in sede del Pd provinciale di Perugia il programma politico “cambiare il pd per cambiare Spoleto”, programma politico che accompagna la mia candidatura a segretario del Partito democratico di Spoleto per i congressi che si svolgeranno nei prossimi mesi.

Il percorso politico che ha portato alla mia candidatura parte dal 2013, anno in cui mi sono presentato anche allora come segretario. Molte cose sono cambiate da allora e ci sono molti elementi diversi che mi hanno spinto a candidarmi. Allora venivamo da un momento di stagnazione che sembrava fosse difficile da sbloccare e serviva una scossa, eravamo ben consci della sconfitta che si sarebbe consumata, vista la composizione della precedente assemblea. Oggi c’è un progetto politico ambizioso, in primis l’obiettivo di ricostruire il partito dopo le lacerazioni degli ultimi mesi. Sono state evidenti a tutti le uscite fuori luogo del partito durante l’estate, i passi falsi e le toppe che erano peggio del buco, con attacchi personali, strumentali e del tutto infondati, che miravano ad un unico scopo: eliminare una componente politica che continua a porsi come obiettivo quello di cambiare il Pd per cambiare Spoleto. E farlo attraverso l’ottemperamento dello statuto del partito e del codice etico, con correttezza.

A questo proposito vorrei quindi abbracciare calorosamente Rosanna, Stefano e Carla. Fino ad oggi non abbiamo mai parlato di questa vicenda, non siamo mai intervenuti a mezzo stampa nemmeno con un semplice commento, ma ora che ci avviciniamo ad un congresso vorremmo sottolineare la nostra vicinanza a questi nostri compagni di partito, ingiustamente attaccati e deferiti ai garanti dal nostro segretario. E sottolineiamo con forza anche la lontananza da come è stato gestito il partito fino ad oggi dal gruppo dirigente uscente. Si candida un gruppo giovane, coeso, che ha voglia di mettere la faccia in questo percorso politico che porterà il partito democratico alle prossime elezioni.

Credo davvero nei rapporti umani forti che si instaurano facendo insieme un percorso pieno di sfide, che speriamo possa dare nel futuro molte soddisfazioni, mettendo al centro la città e soprattutto la comunità. Vorrei ringraziare, quindi, chi ha deciso di fare questo pezzo di strada insieme a me; vorrei ringraziare, tra gli altri, i tre consiglieri comunali Capitani, Lisci, Erbaioli, oltre ai segretari di circolo Mazzoni e Giontella, il tesoriere Dionisi e la vicepresidente del pd Daniela Tosti.

Questa è davvero una candidatura che nasce dal basso, dalla strada che abbiamo fatto insieme con molti tesserati e non, che hanno chiesto fortemente di assumermi questa responsabilità perchè credono in un cambiamento possibile, reale. La corrente è quella del fare, quelli che vogliono realmente mettersi in gioco in modo propositivo, che hanno fatto in passato percorsi diversi nell’ambito del partito democratico, ma che oggi sono uniti per aprire le porte al cambiamento.

Crediamo fortemente nel partito Democratico. E crediamo che il nostro partito sia la forza politica che possa governare la città, facendo tesoro del nostro passato ma con uno sguardo lungo verso il futuro, in grado di costruire un progetto, se solo si lasciasse avvicinare dalle tante risorse che in questi anni hanno provato ad interloquire, mai ascoltate e mai prese in considerazione.
Crediamo fortemente nel partito democratico e nei suoi momenti di confronto come il congresso. Ho sempre creduto che la politica non si facesse contro qualcuno, ma per costruire qualcosa, per questo noi affronteremo questo momento con il sorriso che ci ha sempre contraddistinto, con la serenità di chi vuole dare il proprio contributo e con il rispetto di chi si presenterà agli iscritti con altre proposte. Sappiamo, però, che l’avversario politico c’è e non ha la tessera del pd, ma è fuori da queste quattro mura e occorrerà batterlo alle prossime elezioni comunali, se vogliamo tornare a governare questa città per occuparci della comunità di uomini e donne che la abitano. Noi abbiamo la voglia di costruire il futuro e non di aspettarlo, vogliamo condividerlo con la cittadinanza perché dobbiamo reimparare ad essere interlocutori credibili ed autorevoli, dobbiamo allargare il respiro e allargare l’orizzonte. Vogliamo chiudere le finestre per eliminare gli spifferi delle correnti e spalancare le porte alle forze sociali, economiche, culturali   della città.

Vogliamo metterci all’ascolto della cittadinanza per poter camminare insieme nella Spoleto 2020. Ci mettiamo in gioco insieme perché ci accomuna il nostro amore per la città, ci candidiamo ben consapevoli che oltre la politica non c’è il vuoto, c’è la vita. Consapevoli, quindi, che una fase congressuale si affronta per vincere, ma che si può anche perdere; chi vince è maggioranza, chi perde è minoranza; chi vince governa e guida il partito sempre propenso all’ascolto e al confronto costruttivo con la minoranza; chi perde è minoranza e avrà il proprio spazio. L’importante è la reciprocità e il rispetto. Abbiamo tutti bisogno di serenità, di pacificazione, ma in un congresso ci si divide sulle idee e il confronto, quando è civile e corretto, genera ricchezza e nuovi stimoli, per poi farci ritrovare uniti ed insieme verso un percorso che dovrà portare il partito democratico a governare Spoleto.