Commercializzavano alcol senza pagare le tasse su ordine di finanziatori indo-pakistani di Londra
L’attività investigativa ha consentito di accertare che alcuni finanziatori indo-pakistani di Londra, attraverso la mediazione di broker italiani e romeni residenti all’estero, offrivano per ogni falsa spedizione all’estero un compenso di circa 12mila euro.
Il sodalizio scoperto dalla Guardia di finanza di Rieti, grazie alla connivenza di spedizionieri e di un funzionario pubblico, riusciva a regolarizzare le movimentazioni delle merci attraverso l’emissione di falsi documenti amministrativi elettronici denominati ‘e-AD’.
A capo dell’organizzazione c’era un uomo, residente a Spoleto, che era in contatto con altri referenti dell’organizzazione, inglesi e romeni, e che insieme a un faccendiere di Roma dirigeva dall’Italia le varie attivita’ illecite con il successivo coinvolgimento di un funzionario pubblico, di una guardia giurata e di due spedizionieri, tutti in servizio presso il porto di Ancona.
L’indagine, lo scorso anno, aveva anche consentito di sequestrare, all’interno di un deposito di Spoleto, oltre 22mila chilogrammi di vodka ‘Dannoff’ accertando la spedizione fittizia della merce. Sempre nei mesi scorsi, un ulteriore traffico di prodotti alcolici, che coinvolgeva alcuni soggetti residenti a Caserta, si era conclusosi con il sequestro di oltre 56mila chilogrammi di alcol puro e di un’autocisterna