L’alcol veniva commercializzato in nero tramite documenti doganali falsi
È stato arrestato nell’ambito dell’operazione Meeting lo spoletino che, insieme ad altre sette, avrebbe trasferito circa 1200 tonnellate di alcolici senza pagare le tasse e fingendo, in più, spedizioni in Africa.
Nel dettaglio, l’alcol veniva commercializzato in nero tramite documenti doganali falsi.
I finanziatori erano indopakistani dalla City di Londra che avevano stabilito un compenso di 12mila euro circa per ogni falsa spedizione all’estero. I presunti criminali riuscivano a regolarizzare il tutto tramite l’emissione di falsi documenti amministrativi elettronici.
L’attività illecita era finalizzata all’effettiva immissione delle bevande alcoliche all’interno dell’UE e dell’Italia senza far pagare ai destinatari l’accisa per la commercializzazione.
Le forze dell’ordine, con questa operazione soprannominata Meeting, hanno arrestato 8 persone e segnalate 33.