Secondo alcune informazioni, sembrano preoccupare le prospettive occupazionali di questa realtà
“Si sta consumando nel silenzio generale un’altra vicenda aziendale spoletina, quella relativa al gruppo Maran, per la quale stiamo ricevendo numerose segnalazioni”. A scriverlo è il senatore del M5S Stefano Lucidi che aggiunge, scendendo nello specifico: “Secondo le informazioni in nostro possesso, sembrano peggiorare e preoccupare le prospettive occupazionali di questa importante realtà, che riguarda circa 360 dipendenti nella nostra città, altre decine nella sede di Pescara e altrettanti nella sede di Catanzaro.
Lavoratori e famiglie non possono veder appeso ad un filo di incertezza il loro futuro, per questo motivo è necessario che si apra un confronto che chiarisca cosa sta realmente accadendo, sopratutto con dati alla mano, perché in questo momento l’argomento è fuori dal dibattito pubblico”.
Così, conclude il senatore, è necessario che “Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale diano una risposta a queste incertezze e richiamino l’attenzione su questa vicenda, non venendo meno al loro ruolo di garanti istituzionali del tessuto sociale cittadino”.
Da Facebook un D’atanasio oggi scrive:
“E alla fine un negligente, vuoto di testa e di anima, incapace di gestire le sorti di un’altra azienda spoletina facendola fallire, ha distrutto il tuo sogno ch’era il sogno di molti. Nessuno in Italia ha stima di lui, a Milano me lo hanno descritto come un infingardo, incapace di fare il mestiere, una sorta di rozzo ragioniere, leccaculo di un avvocato massone che farà comprare la Maran a un euro. Ma al rozzo e negligente ragioniere è stato dato potere ed è sotto gli occhi di tutti, e il rozzo e negligente ragioniere con la complicità di una maggioranza che ora ha tutte le responsabilità, ha legato le mani a tuo fratello e fatto escludere tuo figlio negando a loro due la possibilità di attivare proposte concrete che sono agli atti e note a molti. Queste proposte avrebbero consentito un anno fa di risollevare le sorti di tanti e fatto in modo che il tuo sogno e quello di molti non fosse distrutto, svenduto come merce a una insulsa fiera. Che si sappia che hanno rubato, depredato e fatto in modo che si svendesse a quattro euro ciò che era prezioso non solo perché valeva, ma perché era costruito sullo spirito di un gruppo che per il gruppo lavorava e perché faceva vivere dignitosamente tante famiglie di cui tu ti preoccupavi. Che si sappia a Spoleto e in Italia che si è voluto deliberatamente fermare ciò che poteva andare molto avanti e tu avevi già progettato tutto perché vedevi lontano; che si sappia che delle persone hanno dato in mano a uno stolto, negligente e rozzo ragioniere ciò che era il sogno di un uomo, Nazzareno D’Atanasio, un sogno ch’era di molti, un sogno che poteva andare avanti ed è stato deliberatamente chiuso”
leggo su questo giornale la notizia sull’intervento delle federazioni sindacali di CGIL e CISL sulla questione in argomento. C’è un dettagliato excursus degli incontri avuti con la Maran, dei provvedimenti a tutela dei lavoratori con l’introduzione del FIS e degli impegni presi e, purtroppo ancora disattesi, da parte dell’azienda.
Sono state interessate le segreterie nazionali di CGIL e CISL dalle federazioni di categoria regionali. La situazione, preoccupante, della Maran, prima dibattuta a livello aziendale e regionale dell’Umbria, è stata ora portata alla conoscenza e alla discussione del massimo livello sindacale, quello nazionale. Qualcuno potrebbe chiedere quali soluzioni ha portato questo percorso.La risposta è nessun risultato tangibile ora: la 14^ non è stata pagata ancora, le difficoltà rappresentate non sono ancora rientrate. La crisi quando attanaglia le aziende non da mai soluzioni immediate, ma è fondamentale creare utili e istituzionali percorsi di conoscenza, discussione e, possibilmente, soluzioni. E nel caso è stato compiuto un percorso importante.Sono state messe le premesse per un confronto serio e leale tra i lavoratori, tramite i loro rappresentanti, e l’azienda. Al massimo livello, che potrebbe significare anche interessare della problematica i ministeri interessati. In situazioni molto delicate e sconfortanti come questa che coinvolgono la vita personale e familiare di molti lavoratori, per di più in un’area già molto depressa sul piano lavorativo, è necessario avere molta pazienza e fiducia quando vengono poste le premesse per cercare le soluzioni più opportune, come nel caso. Le crisi arrivano inaspettate e travolgenti;bloccarle e ribaltarle richiede competenza, serietà, perseveranza e pazienza.Non possono essere, quindi, interventi da spot elettorale a dare la soluzione a queste gravi problematiche. Anzi, penso che essi provochino nei lavoratori interessati e nelle loro famiglie solo più rabbia e costernazione, consegnando loro non soluzioni., ma solo la commiserazione del politico di turno che non si fa scrupolo a recitare la parte dell’ “informato” , quando per il ruolo che riveste nel Parlamento Italiano avrebbe potuto o dovuto consentirgli di chiedere e/o pretendere un colloquio con la proprietà dell’azienda e offrire ai lavoratori e alle loro famiglie, nel ruolo proprio di rappresentante del popolo italiano, informazioni o possibili soluzioni avute e discusse di persona con la parte datoriale.
Un simile comunicato penso che in molti sarebbero stati in grado di proporlo: mi dicono, mi riferiscono …… è facile farlo e dà molto credito verso chi si accontenta solo delle parole e… soprattutto se ci prepariamo per le elezioni prossime e…venture ….. . Operare per il bene comune è tutt’altra cosa, però
Rispondo all’amico Ivo:
Caro Ivo Io come ho già detto sono un dipendente Maran che esprime liberamente il proprio pensiero e lo faccio con cognizione di causa, non capisco però a che titolo replichi, magari conosci le vicissitudini meglio di me. Ti spiego chiaramente cosa voglio….. Voglio che non venga strumentalizzato il mio presente e il mio futuro dal primo politicante di turno che vuole accrescere il proprio gradimento personale e di consenso, poiché se il senatore della repubblica Stefano Lucidi avesse avuto veramente a cuore le sorti delle 360 persone a cui fa riferimento è della società Maran, avrebbe avuto di certo tutti gli strumenti per occuparsene fattivamente nelle stanze opportune e non con un comunicato a mezzo stampa o nei social….. questa a mio avviso è solo propaganda spicciola…. i fatti concreti sono silenziosi, la propaganda è fatta di slogan. Saluti
Premesso che rispetto ogni opinione quindi anche quella contraria alla mia, rivendico il diritto di pensiero sostenendo fortemente e consolidando il mio pensiero che credo debba essere anch’esso rispettato. La politica fatta di parole, non aiuterà di certo ne Maran ne tutte le aziende del territorio, il senatore Stefano Lucidi ha esternato situazioni a lui sconosciute tant’è che lui stesso parla di voci che gli giungono, quindi senza avere la benché minima idea certa sull’argomento sollevato. A mio avviso e ripeto è solo un pensiero personale, prima di palesare situazioni a lui sommariamente descritte, sarebbe stato meglio valutarne la causa/effetto. Quindi ribadisco in toto il mio pensiero e NON ringrazio affatto il senatore, anzi trovo la sua esternazione degna delle più argute comari di paese, perché da una carica istituzionale quale ricopre mi aspetto una gestione più oculata ed accurata di quanto invece abbia condotto, ripeto a mio modestissimo parere, in maniera superficiale e sommaria, pur rispettando il parere di tutti Ivo Daniele Marco ecc ecc rivendico a gran voce il mio diritto di dissentire sul modus operandi del senatore della repubblica Stefano Lucidi, facile alzare un polverone…. ma poi cosa e chi rimane a raccogliere la polvere ? In alcuni casi la propaganda non serve e non paga. Saluti a tutti P.S. Disponibile anche ad un confronto diretto qualora il senatore lo ritenesse opportuno.
Premesso che rispetto ogni opinione quindi anche quella contraria alla mia, rivendico il diritto di pensiero sostenendo fortemente e consolidando il mio pensiero che credo debba essere anch’esso rispettato. La politica fatta di parole, non aiuterà di certo ne Maran ne tutte le aziende del territorio è finita qui e sottolineo con qui, il senatore Stefano Lucidi ha esternato situazioni a lui sconosciute tant’è che lui stesso parla di voci che gli giungono, quindi senza avere la benché minima idea certa sull’argomento sollevato. A mio avviso è ripeto è solo un pensiero personale, prima di palesare situazioni a lui sommariamente descritte, sarebbe stato meglio valutarne la causa/effetto. Quindi ribadisco in foto il mio pensiero è NON ringrazio affatto il senatore, perché da una carica istituzionale quale ricopre mi aspetto una gestione più oculata ed accurata di quanto invece abbia espresso, ripeto a mio modestissimo parere, in maniera superficiale e sommaria, pur rispettando il parere di tutti Ivo Daniele Marco ecc ecc rivendico a gran voce il mio diritto di dissentire sul modus operandi del senatore della repubblica Stefano Lucidi, facile alzare un polverone…. ma poi cosa e chi rimane a raccogliere la polvere ? In alcuni casi la propaganda non serve e non paga. Saluti a tutti
Da quando è morto il signor Nazzareno d Attanasio la Maran è finita. È solo questione di tempo. L incapacità di chi gestisce ora è lampante .
Buongiorno, credo che il mio collega Danilo abbia espresso il concetto nella maniera piu’ semplice e dettagliata che ci sia, non servono altre parole, ma volevo contribuire a espremire la mia opinione per questo articolo che trovo fuori luogo nella maniera piu’assoluta. Ribadendo che sono pienamente d’accordo con il pensiero del mio collega, concludo, forse in modo elementare, dicendo che le chiacchiere sono a zero, se ci sono informazioni attendibili sicuramente non tardera’a rispondere il Senatore Lucidi.
Grazie.
Caro sig. Danilo, non mi è chiaro quel che vuole, visto che è un dipendente e che vive quotidianamente le difficoltà in cui operate, lei sapra’ benissimo che a Spoleto molti vivono più o meno direttamente una situazione oramai insostenibile e che la crisi dell’azienda è palese.
La mancanza di chiarezza della proprieta’ e l’incapacità di produrre un piano industriale sono elementi gravi che non possono più essere taciuti.
I committenti conoscono bene quanto sta accadendo e non è certo con il silenzio che si risolvono i problemi ma con scelte illuminate.
Si abbia il coraggio di affrontare le difficoltà con chiarezza e sono certo che sarà più facile trovare, tutti insieme, la soluzione.
Io a differenza sua ringrazio il senatore che ha avuto il coraggio di aprire uno squarcio nell’omerta’
Certo non saranno le istituzioni a trovare una soluzione, anche perché, forse, nessuno ha ancora capito quale sia il reale problema.
Michela … trasparenza ….. se siete di entati grandi lo dovete anche a noi..
Non.concordo su tutta la linea
Giusto Danilo
Caro Danilo, non mi è chiaro quel che vuole, visto che è un dipendente e che vive quotidianamente le difficoltà in cui operate, lei sapra’ benissimo che a Spoleto molti vivono più o meno direttamente una situazione oramai insostenibile e che la crisi è palese.
La mancanza di chiarezza dell’azienda e l’incapacità di produrre un piano industriale sono elementi gravi che non possono più essere taciuti.
I committenti conoscono bene quanto sta accadendo e non è certo con il silenzio che si risolvono i problemi ma con scelte illuminate.
Si abbia il coraggio di affrontare le difficoltà con chiarezza e sono certo che sarà più facile trovare, tutti insieme, la soluzione.
Io a differenza sua ringrazio il senatore che ha avuto il coraggio di aprire uno squarcio nell’omerta’
Certo non saranno le istituzioni a trovare una soluzione, anche perché, forse, nessuno ha ancora capito quale sia il reale problema.
Credo fermamente che l’articolo del senatore della repubblica Stefano Lucidi, non porti alcun beneficio all’azienda Maran, anzi, che ne crei solamente un danno notevole in credibilità e in immagine, poiché esternazioni in tal senso senza tra l’altro conoscerne i dettagli interni, nuoceranno sicuramente in maniera indelebile nei rapporti con le leadership aziendali, in un settore dove Maran è risultata leader di mercato per lunghissimi anni, conquistandosi sul campo la stima delle aziende committenti con le quali collabora. Il senatore Lucidi sapendo con certezza che l’amministrazione pubblica e le istituzioni comunali non possono e non faranno nulla per supportare le sorti della Maran, ( Novelli ed ex Pozzi insegnano ) avrebbe a mio avviso fatto meglio a non esporre notizie di tale risonanza, senza prima valutarne le conseguenze di riscontro e al fine di non violentare equilibri precari che avrebbero potuto prendere risvolti con un ampia risoluzione a largo raggio, a mio avviso il silenzio sarebbe stato più proficuo del clamore sollevato. Comprendo che intervenire tempestivamente possa far accrescere il gradimento a favore di consensi personali e di partito, ma esponendo tale notizia alla mercè della popolazione non ha fatto altro che nutrire il gossip cittadino, che senza proferire soluzione alimenterà un tam tam a dir poco deleterio, a meno che il senatore della repubblica Lucidi Stefano, abbia informazioni dettagliate e soluzioni su un qualsivoglia piano salva famiglie, altrimenti trovo l’articolo fuori luogo e di solo interesse propagandistico. Sono un dipendente Maran che le difficoltà le vive quotidianamente, ma che non ha nessun interesse di propaganda ma a cuore solo il bene aziendale e dei lavoratori.
Grazie senatore
Lei la prima persona che esamina la ns difficile realtà lavorativa , la nostra proprietà non si è degna di comunicarci come realmente stiano le cose, manda avanti scagnozzi o pseudo che 3 giorni prima 14 mensilità ci dice : ci dispiace non ci sono i soldi… a tutt’ oggi sindacati spariti e io Non riesco a pagare la rata del mutuo… grazie Maran per 15 anni buttati via…. e se fossi in maran ci metterei la faccia sempre…..
Concordo su tutta la linea ora capisco perché siamo morti e sepolti… e come dice la maran …. si naviga a vista