Spoleto, “Rinnovamento” e “Spoleto Popolare” insieme a Cretoni, rispondono ad alcune questioni sollevate dai gruppi di opposizione

I gruppi consiliari di “Rinnovamento” e “Spoleto Popolare”, insieme al consigliere del gruppo misto Sandro Cretoni, rispondono ad alcune questioni sollevate dai gruppi di opposizione nelle ultime settimane:

L’inconsistenza e l’inesattezza degli interventi dei diversi rappresentanti dell’opposizione, che abbiamo letto sulla stampa in queste ultime settimane, ci avevano erroneamente indotto a non polemizzare su ogni dichiarazione fatta, a detta loro, per amore della città, ma vi è un limite oltre il quale la tolleranza cessa di essere una virtù. E la misura è oramai veramente colma.

Il primo atto di amore nei confronti della città è stata la presentazione, e soprattutto la pubblicizzazione, di una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore alla cultura nel pieno del Festival dei Due Mondi. In un momento nel quale tutta la città era impegnata a cercare di dare la migliore immagine di sé, si è pensato bene di attaccare l’assessore che per la sua delega rappresenta il punto di contatto più stretto tra la manifestazione, i suoi ospiti e la città. L’ineluttabile urgenza della presentazione della mozione durante una manifestazione di respiro internazionale era rappresentata, tra l’altro, dalla mancata realizzazione del Torneo dei Castelli. Sulla totale inconsistenza e strumentalità delle questioni poste nella mozione risponderà l’assessore nelle dovute sedi, quello che qui pare utile evidenziare è come ancora una volta sia prevalso il mero interesse alle speculazioni di parte rispetto al vero spirito di attaccamento alla città.

La mozione è stata presentata da tutti i consiglieri di minoranza, ad eccezione della rappresentante del Movimento 5 Stelle e su questo non c’è che darle atto di aver avuto miglior considerazione sulla mozione. Peccato tuttavia che il senatore Lucidi, con la stessa consigliera Bassetti, abbiano poi pensato di presentare una interrogazione parlamentare nella quale si chiede di accertare l’incompatibilità del Sindaco alla carica di Presidente della Fondazione Festival. Purtroppo avevano un dubbio interpretativo e, per amore della città, hanno pensato bene di cercare di capire se quello che è stato faticosamente conquistato, e che rappresenta oggi un forte legame tra la città e la manifestazione con il Sindaco nel ruolo di Presidente della Fondazione, si poteva in qualche modo rivedere, magari ponendo a capo della Fondazione un altro rappresentante scelto da non sappiamo chi. Non vogliamo affrontare qui lunghi tecnicismi, ma il dubbio interpretativo, che è anche questo del tutto inconsistente, poteva essere facilmente chiarito con un confronto diretto o anche solo con una maggiore attenzione alla natura della Fondazione che non è un ente controllato dal Comune.

Che dire poi dello scoop dei consiglieri Emili e Cretoni che hanno individuato un buco di tre milioni e mezzo nel bilancio consuntivo approvato dall’ente? La questione, inesistente,  era già stata abbondantemente chiarita durante le commissioni consiliari che precedono il consiglio comunale ed in Consiglio non è stato approvato alcun documento difforme da quello che è stato pubblicato sull’albo pretorio con la delibera di approvazione. Viene in mente la frase pronunciata durante la discussione in consiglio comunale da uno dei revisori dei conti quando, ad una delle domande proposte e riproposte dal consigliere Emili, la risposta è stata: “non so più come spiegarlo..” .

Attaccare oggi il settore finanziario, inoltre, vuol dire non essersi resi conto dell’enorme lavoro che è stato fatto in questi anni. Eppure basterebbe poco. Basterebbe partecipare in maniera attiva e costruttiva ai lavori delle commissioni consiliari per capire fino in fondo le criticità finanziarie affrontate da questa amministrazione e gli enormi sforzi profusi per risolverle e raggiungere l’obiettivo di uscire dal guado in cui ci si trovava poco meno di tre anni fa. Ed invece purtroppo si continua a negare l’evidenza dei risultati raggiunti, ostinandosi a sparare nel mucchio nella speranza di generare dubbi.

Delle numerose esternazioni del gruppo misto, infine, non possiamo neppure parlare perché siamo ancora in attesa di comprendere cosa esattamente vogliano sostenere con i loro interventi.

La consigliera Morelli è giunta fino al punto di lamentarsi dei tavoli di lavoro organizzati durante il Festival sul tema delle infrastrutture. Se avesse avuto la bontà di parteciparvi, anziché criticarli, avrebbe avuto modo di ascoltare la relazione del dott. Paolo Verri, direttore di Matera 2019, che ha spiegato che, in questa sua esperienza, come in altre analoghe da lui seguite in precedenza, sia stato fondamentale cercare di ricondurre tutte le varie componenti di una città su di un unico obbiettivo per poterlo raggiungere.

A questo punto non crediamo che basti più neppure la tolleranza sin qui dimostrata per indurre tutti a cercare di cambiare mentalità per il progresso della città e per il suo sviluppo.