Domenica 2 luglio Lettomanoppello (PE) ha ospitato la 4°’ tappa del circuito Appennino Enduro Trophy lungo gli splendidi sentieri del Passo Lanciano.
La particolare formula adottata, tre brevi trasferimenti e prove speciali molto lunghe, sono state particolarmente apprezzate dagli oltre novanta biker che, ben sappiamo, sono più propensi a darsi battaglia lungo i ripidi sentieri, piuttosto che a salirli. E’ la formula della specialità enduro, dove la gara vera e propria si svolge lungo le PS (prove speciali) che si snodano su sentieri scoscesi alle pendici dei monti; tra una PS e l’altra c’e’ poi un trasferimento pedalato (sudato) per recuperare la quota altimetrica per la prossima discesa.
Questa volta gli organizzatori sono riusciti a disegnare le prove speciali sfruttando al massimo le caratteristiche morfologiche per minimizzare i tratti pedalati ed offrire al contempo una grande varietà di tracce, utilizzando anche una parte delle piste da sci di Passo Lanciano. Come da regolamento, i percorsi sono stati annunciati due giorni prima della gara per lasciare la possibilità di provare le tracce, ma gli organizzatori (Abruzzo Gravity, Ruota+ e Bike Shock), hanno riservato anche una sorpresa: l’introduzione di una 4° prova speciale, un sentiero ripido e scassato, definito “breve e crudele”, che è stato possibile visionare solo con sopralluogo a piedi; un ulteriore elemento che ha reso ancora più selettiva questa gara che ha raccolto un unanime consenso dei partecipanti.
Oltre alle difficoltà naturali del percorso, alcuni biker hanno dovuto affrontare, la domenica della gara, anche la presenza di mucche al pascolo lungo il percorso che hanno praticamente bloccato il transito; una “nota di colore” vissuta più o meno allegramente, anche se penalizzante per la prestazione finale.
La gara è stata appannaggio di Riccardo Baruffo (team Otua) che ha preceduto Fabio di Renzo (Ancillotti Factory Team) e Matteo Cassoni (Bike Club Cafè)
Buone le prestazioni dei fratelli Liberati, portacolori del 2010 GRAVITYTEAM: Andrea conquista la 2° posizione in categoria M4 e Andrea la 6° posizione in categoria M1; 13° posizione nella Elite Master per Edoardo Cortellesi, anche lui biker del 2010 GRAVITYTEAM.
Il plauso finale riservato agli organizzatori sta a dimostrare come il “movimento” mountain bike Enduro è notevolmente cresciuto nel centro Italia, recuperando il ritardo nei confronti delle più note località del nord e conquistando sempre pià spazi e attenzione delle amministrazioni e interesse delle aziende sponsor.