Riceviamo e pubblichiamo dai capigruppo di minoranza:
Ci chiediamo con quale faccia si presenterà il sindaco Cardarelli sul palco del Festival per ringraziare il direttore artistico Giorgio Ferrara.
Già, perché quando era all’opposizione il primo cittadino ed i componenti dell’attuale amministrazione chiedevano a gran voce alla Fondazione Festival di aprire i cassetti per leggere tra le pieghe dei bilanci. Chi ha buona memoria, infatti, ricorderà le mozioni e le interrogazioni presentate dagli allora esponenti dell’opposizione oltre quelle presentate in Provincia dall’attuale Presidente del Consiglio Comunale Giampiero Panfili.
Oggi, questa stessa amministrazione dimostra di essere la peggior espressione del camaleontismo politico non dando seguito agli impegni presi nell’ambito della commissione cultura in merito alla procedura avanzata per la scelta del direttore artistico del Festival. Che, opportunamente, sarebbe dovuta avvenire attraverso un bando internazionale per selezionare figure di altissimo livello artistico e manageriale. Ciò dimostra l’assoluta incoerenza di questo Sindaco e della sua maggioranza, che dimostra a tutto il Mondo la mancanza di potere contrattuale firmando una cambiale in bianco al signor Giorgio Ferrara. Vorremmo sapere dove sia finita la richiesta di trasparenza sbandierata a suo tempo da Cardarelli, Monini, Profili, Cappelletti e Loretoni che, quando erano all’opposizione gridavano allo scandalo contro il diniego di accesso agli atti sui bilanci dell’Associazione Festival, mentre ora smentiscono clamorosamente i presupposti di un loro ricorso al Tar dimostrando di essere supini ai voleri del “dominus” Ferrara.
Non si può altrimenti definire la loro posizione “camaleontica” dimostrata nel recente procedimento di accesso agli atti chiesto dal consigliere del gruppo misto Aliero Dominici, e negata dalla Fondazione Festival, facendosi forte della sentenza n. 546/13 del Tar dell’Umbria che escludeva il carattere pubblicistico della Fondazione e quindi il suo riconosciuto diritto a non consegnare ai consiglieri comunali, che ne avevano fatto richiesta, i documenti inerenti il bilancio della Fondazione stessa ed in particolare le spese di rappresentanza del direttore artistico, Giorgio Ferrara.
Insomma, quando erano dall’altra parte della barricata, Cardarelli e i suoi sodali gridavano allo scandalo di fronte ai dinieghi della Fondazione. Ora, invece, passano sopra addirittura agli atti di indirizzo e di controllo del consiglio comunale negandone la prioritaria funzione riconosciutagli dallo Statuto e dal Testo Unico degli Enti Locali.
Morale della vicenda? Per Cardarelli ed i suoi sodali, la trasparenza amministrativa valeva solo quando erano loro a rivendicarla! Ferrara, quindi, potrà dormire sonni tranquilli sino a quando sarà protetto da una banda di “Camaleonti” della politica!
I Capigruppo di minoranza
Gruppo Misto – Aliero Dominici
Partito Democratico – Dante Andrea Rossi
Lista due Mondi – Giampaolo Emili
Forza Italia – Alessandro Cretoni
Movimento Cinque Stelle – Elisa Bassetti