Pendolari di Spoleto sul piede di guerra dopo accordo Regione-Rfi

Stupore dei viaggiatori di Spoleto e del comprensorio del cratere del terremoto riguardo alla volontà di velocizzare i treni trascurando il collegamento Terni, Spoleto-Valnerina, Foligno e Assisi.

Si chiede con urgenza alla Regione Umbria di presentare un piano analogo, con la stessa attenzione e concludere i lavori della tratta Campello-Spoleto di 9 chilometri in pianura in corso dal 2001 e di iniziare i lavori della linea Terni-Spoleto il cui progetto è stato approvato nel 2005

I viaggiatori di Spoleto e del comprensorio del cratere del terremoto, pur accogliendo favorevolmente l’accordo tra Regione Umbria e Ferrovie dello Stato siglato il 19 giugno 2017 a favore della tratta Sansepolcro-Città di Castello-Perugia, Marsciano-Todi-Terni, si chiedono perché non sia stato contestualmente presentato un piano analogo per la linea Perugia-Assisi-Foligno-Spoleto (snodo per la Valnerina)-Terni – Roma. Da 16 anni infatti sono in corso i lavori di 9 chilometri in pianura del raddoppio Campello-Spoleto e non si hanno notizie riguardo al progetto del raddoppio Terni – Spoleto, approvato nel 2005.

Siamo in attesa di un provvedimento di immediata attuazione della fermata del Frecciabianca a Spoleto, che la popolazione chiede come compensazione per i danni subiti dal terremoto, della modernizzazione dei treni regionali, al momento molto lenti e inadatti ai tragitti interregionali. Appoggiamo nella maniera più assoluta il Frecciarossa per l’Umbria con l’arretramento da Arezzo a Perugia e l’utilizzo di tale treno sul collegamento  Terni-Spoleto-Foligno-Assisi-Perugia-Milano.

Siamo stupiti nel constatare che la Regione non abbia gestito con la stessa priorità il territorio colpito dal terremoto caratterizzato da città e territori di grande importanza commerciale, storica e turistica di rilevanza internazionale come Assisi, Foligno, Spoleto e Valnerina.