Indagine per fraudolento utilizzo di indicazioni geografiche tutelate, denunciati due imprenditori
Operazione del Nas dei carabinieri della provincia di Perugia che hanno individuato un’azienda di confezionamento di legumi e cereali, che etichettava i prodotti apponendo false indicazioni relative alla ditta di confezionamento ed all’origine territoriale (fraudolentemente dichiarati come umbri, in realtà provenienti dal Nord Italia).
Al termine degli accertamenti, che hanno compreso la verifica della presenza sul mercato di tali derrate, i militari dell’Antisofisticazione hanno sequestrato oltre 16 tonnellate di lenticchie, orzo, farro, fagioli e ceci, in parte rinvenuti già in vendita presso esercizi commerciali ed in parte stipati in due magazzini abusivi (versanti in pessime condizioni igienico sanitarie e strutturali ed immediatamente sottoposti ad un provvedimento di chiusura), dove erano stati occultati dopo i primi controlli del Nas umbro dal titolare dell’azienda, che è stato denunciato per frode in commercio e contraffazione di indicazioni geografiche di prodotti alimentari.
Un’altra ispezione ha consentito di individuare un ulteriore stabilimento di lavorazione di cereali e legumi della provincia perugina in pessime condizioni igieniche e strutturali. La ditta – riferiscono gli investigatori – operava senza approvvigionamento di acqua potabile, in ambienti non idonei a garantire la sicurezza dei prodotti oggetto dell’attività aziendale e massicciamente contaminati da escrementi animali e di insetti, rinvenuti nelle adiacenze delle derrate alimentari.
L’operazione ha consentito di sequestrare 103 tonnellate di farro proveniente da agricoltura biologica e circa 3 tonnellate di lenticchie ad indicazione geografica tipica, procedere alla chiusura sanitaria dell’intero opificio e denunciare i due responsabili dello stabilimento per detenzione di prodotti alimentari insudiciati ed invasi da parassiti.
Il valore delle derrate sequestrate è di circa 740 mila euro.
Fra 2 giorni staranno di nuovo in commercio come sempre accade,i titolari continueranno a fare sempre lo stesso mestiere…purtroppo invece di farl chiudere per sempre gli faranno solamente una multa.per questo tipo di reati ci vorrebbe l accusa di tentata strage,vista la pericolosità di alimenti nn conformi alle leggi igienico sanitarie..
Così……tanto per fare un po’ di pubblicità negativa. Fuori i nomi
Dovete pubblicare ì nomi delle ditte in modo che noi poveri consumatori sappiamo chi e sta GENTAGLIA e non si compra piu’ tale prodotto