Nella serata di martedì e nella mattinata di mercoledì 7 è stata condotta un’operazione antidroga con l’ausilio delle unità cinofile dalla Polizia Penitenziaria presso la Casa di Reclusione di Spoleto, coordinate dal Direttore Dottor Sardella Luca e dal Comandante Commissario Capo Piersigilli Marco.
Tale operazione era indirizzata alla ricerca di piccoli quantitativi di sostanze stupefacenti che, proprio per le dimensioni ridottissime, facilmente occultabili dai familiari che poi consegnano al detenuto durante il colloquio o spedite nei pacchi.
Il risultato è stato soddisfacente, rinvenuto soltanto un piccolo quantitativo di sostanza stupefacente (presumibilmente hashish), accuratamente occultato sotto un tavolo da ping pong situato in una sala giochi comune, tentativo che non ha ingannato il fiuto di Baddy, l’unità cinofila della Polizia Penitenziaria.
Risultato soddisfacente perchè è davvero difficile contrastare questo sistema di rifornimento di sostanze stupefacenti che i detenuti in tutti i modi tentano di soddisfare, in qualche occasione addirittura servendosi di bambini piccoli o neonati.
Straordinario ed efficace quindi il lavoro della Polizia Penitenziaria che, non potendo contare sull’ausilio quotidiano delle unità cinofile, compensa con intuito e un’ accurato lavoro d’indagine per cercare di salvaguardare l’incolumità fisica dei detenuti che, stando lontano dalle sostanze stupefacenti per lunghi periodi, anche l’assunzione di un piccolo quantitativo non solo può risultare deleterio, ma addirittura letale.
Non capisco a cosa serva impiegare forze dell’ordine per rinvenire appunto piccoli quantitativi di stupefacenti dal momento che non è assolutamente vero che, come riportato “stando lontano dalle sostanze stupefacenti per lunghi periodi, anche l’assunzione di un piccolo quantitativo non solo può risultare deleterio, ma addirittura letale”. Questa è malainformazione e queste operazioni, visti anche i risultati sono pressochè inutili.