Spoleto, cyber-bullismo: la famiglia non scarichi le responsabilità su nessuno

Finalmente un pò di chiarezza nel pantano in cui si perdono spesso i numerosi e a volte scontati discorsi sul cyber-bullismo e i nuovi pericoli dei social.

Il serrato e a volte drammatico intervento del Dr. Flaminio Monteleone – Sostituto Procuratore presso il tribunale dei Minori di Perugia, che ha aperto i lavori del convegno:  BULLISMO CYBER BULLISMO ED I RISCHI DEI SOCIAL MEDIA SPOLETO che si è svolto al   CENTRO GIOVANILE PASTORALE -Piazza S. GREGORIO, è stato di una chiarezza cruda ed inequivocabile.

Il sostituto procuratore ha alternato considerazioni a racconti vissuti in prima persona in virtù del suo ruolo al Tribunale minorile,  chiamando in causa principalmente le responsabilità della famiglia. Una famiglia che troppo spesso lascia i propri figli in balia di pc e cellulari con accesso ad internet anche per 8 ore al giorno senza alcun controllo. Un terreno, quello dei social, in cui è facile il proliferare di insidie che i ragazzi affrontano senza rendersene conto. Quando il dramma arriva sul tavolo del sostituto procuratore, il danno è ormai fatto ed è estremamente complicato ” risarcire” i disastri morali e psicologici di azioni assolutamente evitabili con maggiore e  doveroso controllo.

E’ facile poi e dannoso, continua il dr Monteleone, scaricare responsabilità su altre agenzie educative quali la scuola ad esempio, che non può far altro che svolgere la sua funzione di segnalatore, qualora il fenomeno affiori o si consumi nei propri ambienti. Ma se l’azione di cyber bullismo si svolge online, e quindi in qualsiasi parte della giornata, solo la famiglia può e deve svolgere la sua azione di controllo.

Alla scuola il sostituto procuratore, chiede poi  di riappropriarsi in maniera forte, del suo ruolo di educatrice oltre che di dispensatore di saperi.

Il fenomeno del cyber bullismo inizia già in età elementare, la nuova legge varata da pochi giorni, prende in causa soggetti a partire da 11 anni, cosa che mette ancora di più l’accento sulla pericolosità di un fenomeno che inizia prestissimo.

Spesso siamo noi adulti che scarichiamo precocemente ai figli, continua il sostituto procuratore, valori che appartengono solo ad un mondo adulto, quali la competizione, l’arrivismo e l’individualismo, tutto quello che i ragazzi altrimenti non conoscerebbero.

La mattinata è poi continuata con l’intervento dei rappresentati della Polizia Postale, che segue in maniera puntuale e spesso drammatica il fenomeno del cyber bullismo.

Unico appunto sull’incontro, la logistica, che presentava una sala molto più piccola delle reali necessità, in quanto sono intervenuti molti esponenti della politica, del campo istituzionale, religioso e almeno tre scolaresche. che hanno trovato posto a fatica, in un ambiente francamente troppo stretto.