Riceviamo e pubblichiamo da Movimento 5 Stelle Spoleto su questione asilo nido Carillon di Villa Redenta:
Non sono bastate le oltre 900 firme raccolte dal Comitato Spoleto per Bambini in difesa del Nido di Villa Redenta contro la cecità di una Giunta che ne paventava l’esternalizzazione.
Il progetto diabolico di disfarsi di un Asilo Nido Comunale ad oggi prosegue con la “sospensione” del servizio a causa, rivela il bando di iscrizione ai nidi, del trasferimento della materna Prato Fiorito proprio in quella struttura che ospitava il nido. Sospensione del servizio quindi, ovvero il prologo della chiusura totale di un servizio all’infanzia che è stato fiore all’occhiello del Comune di Spoleto negli ultimi trent’anni.
Ecco così che apprendiamo parte di quelle risposte taciute ed omesse dal Sindaco alle nostre interpellanze, alle domande in Consiglio Comunale o ai comunicati stampa sul futuro delle scuole spoletine, ovvero:
– La sospensione (chiusura) del Nido Carillion di Villa Redenta
– La posticipazione dell’apertura del Polo scolastico a Gennaio 2018 (forse) che dovrà ospitare la scuola d’infanzia Prato Fiorito e la Dante Alighieri.
E’ proprio vero che l’occasione fa l’uomo ladro. Prima la scusa sull’impossibilità di assumere personale da destinare ai nidi, smentita dal M5S a più riprese; poi la facile giustificazione del terremoto e dell’emergenza, che si rivela occasione ghiotta per dismettere quel che “impiccia” anziché per creare opportunità e crescita.
Userete anche il pretesto che “non ci sono utenti”? Ma cara Giunta, se non ci sono utenti (i bambini da 0 a 3 anni) significa che questo Comune è veramente destinato a morire, dato il saldo negativo tra decessi e nascite che si registra da anni. Inoltre, avete mai provato a fare le giuste azioni di promozione e pubblicità del servizio?
Voi del “Rinnovamento” avreste dovuto invertire questa tendenza: una Giunta che tenga al futuro dovrebbe combattere con le unghie e con i denti per tenere aperto un servizio come l’Asilo Nido Carillon di Villa Redenta, quale baluardo di quella rete di assistenza alle madri, alle famiglie e al tessuto educativo, sociale e culturale di un Comune che sia teso a incentivare le nascite e a creare una comunità.
Sul bilancio ci avete raccontato la favola del padre di famiglia, del debito dimezzato, del fatto che non avete tagliato i servizi. Una bugia dietro l’altra.
Avevamo già avuto la misura di quanto foste insensibili sul tema quando il Sindaco, con sprezzo, chiamò le firme della petizione cittadina “le firmette”. Prendiamo atto che siete riusciti a spazzare via un pezzo del tessuto sociale ed educativo della città di Spoleto, nell’assenza totale di condivisione e pianificazione, nell’assenza totale di lungimiranza e priorità sul futuro. Decisioni che mai sono passate in una qualsiasi commissione, e tanto meno in Consiglio Comunale, perché temete anche il confronto. Un record veramente singolare, ma in perfetta continuità con il PD che vi ha preceduto. Complimenti.