Una stagione pazzesca in cui di pari passo si sono alzati rendimento della squadra, passione dei tifosi e, ovviamente, asticella degli obiettivi. Si era partiti dai primi 5 posti del Girone Blu per accedere alla Pool Promozione, un traguardo raggiunto con un’autorevolezza tale da far sognare qualcosa in più. Ecco allora l’accesso ai playoff, che già significava tantissimo per una neopromossa. Ma la Monini Marconi non si è fermata e ha letteralmente “divorato” la Conad Reggio Emilia nei quarti di finale. Il vero capolavoro è stato compiuto in semifinale contro quella che, probabilmente, è l’unica squadra di tutta la Serie A2 ad aver dichiarato ad inizio stagione l’obiettivo della promozione in SuperLega. Fiducia, consapevolezza nei propri mezzi e spirito di sacrificio suggerivano ai ragazzi che l’impresa era possibile, anche dopo una Gara 1 approcciata male e finita peggio, anche quando alcuni tifosi, dopo aver applaudito alle gesta dei loro beniamini per tutto l’anno li vedevano già appagati.
Perfetti – Da lì in poi Monopoli e compagni non hanno sbagliato più nulla. Hanno vinto Gara 2 con il cuore e la grinta, hanno bissato in Gara 3 con una prestazione tecnicamente e tatticamente ai limiti della perfezione, hanno completato il capolavoro in Gara 4, di nuovo di fronte ai propri tifosi, con un mix di tutti questi elementi. Onore a Siena che si conferma una grandissima società per lo stile in cui ha accettato il verdetto del campo e le parole del suo coach e dei suoi dirigenti. Onore alla Monini Marconi che ha gettato il cuore oltre l’ostacolo arrivando così all’ultimo atto di una stagione che, vada come vada, rimane indimenticabile.
“Dedicata a Spoleto” – Nelle parole di Riccardo Provvedi, del presidente Vincenza Mari e dello staff tecnico nelle interviste post partita traspare tutta l’emozione per questo incredibile traguardo sportivo. “Volevo dedicare questa vittoria alla città di Spoleto – commenta la presidente – perché si merita la finale, il nostro pubblico è davvero il settimo uomo in campo. Ringrazio uno ad uno tutti quelli che hanno collaborato a questa stagione, ora andiamo in finale e forza Spoleto”. Il ringraziamento ai giocatori e a tutti quelli che lavorano dietro le quinte arriva anche dal DS Lattanzi: “Abbiamo costruito questa incredibile stagione tutti insieme mettendo mattone dopo mattone dall’estate scorsa, se siamo a questo punto il merito è davvero di tutti”.
“La forza del gruppo” – Emozionatissimo anche coach Riccardo Provvedi, lui che si solito è sempre molto lucido e distaccato nelle analisi delle partite ma che, dopo Gara 4, confessa di dover ancora metabolizzare l’impresa. “Ero molto concentrato sullo sviluppo della gara, non pensavo a festeggiare sinceramente. Ecco perché adesso faccio ancora un po’ fatica a metabolizzare, ma stasera me la godrò senz’altro perché abbiamo fatto qualcosa di grandissimo. Sono felice per l’ambiente che si è creato, abbiamo una città dietro che parla tantissimo di pallavolo, mi sembra si essere tornato indietro a quasi 30 anni fa quando venivo in questo palazzetto per vedere da vicino i campioni della Olio Venturi in A1. Le sensazioni a livello emotivo sono fortissime, per quanto riguarda il piano tecnico credo che abbiamo giocato una grande gara e vinto sia con la tecnica che con la forza di un gruppo che è molto unito”.
Ultimo atto – Questo fantastico gruppo è chiamato ora all’ultima impresa, la più importante. La finale playoff da cui verrà fuori la società promossa nella prossima SuperLega. La Monini aspetta il nome della sua avversaria che uscirà dalla bellissima serie a cui stanno dando vita la BCC Castellana Grotte e la Caloni Agnelli Bergamo. Una serie in cui i bergamaschi hanno fallito il match point in Gara 4 e che, proprio stasera, tornerà in Puglia per la “bella”. Se i pugliesi passassero il turno avrebbero il fattore campo dalla loro, con Gara 1 in programma domenica 30 aprile al Palagrotte. Se fossero invece i lombardi ad imporsi, il fattore campo arriderebbe alla Monini che a qual punto giocherebbe in casa Gara 1 e l’eventuale Gara 5. Tra poche ore gli oleari conosceranno il proprio destino, pronti ancora una volta ad andargli incontro col coltello tra i denti.