Michael Gregorio, inglese di nascita, ma forse più spoletino di tanti spoletini, rilancia sul suo profilo facebook la bufala del centro commerciale il Querceto. Ecco il suo post:
Ricordate?
Spoleto – Polo Commerciale Tematico “Il Querceto”
“L’intervento si configura come il più importante per la città di Spoleto ed il relativo bacino d’utenza, tanto da divenire il polo d’attrazione dal punto di vista commerciale.”
(Dal sito della DALLAS srl).
Neanche un albero! E il paesaggio devastato!
Non si può non leggere questo post e non pensare anche alla Buca di Poreta, altro scempio ambientale senza colpevoli, almeno per la giustizia, senza un futuro, ma con la sola certezza di aver violato probabilmente per sempre, un angolo del nostro territorio, tra l’altro particolarmente delicato per le falde acquifere che interessano la zona.
Per la buca di Poreta, la scusa fu quella di costruire un ippodromo, ma in realtà ai killer dell’ambiente interessava semplicemente la pregiata breccia, che per una legge sulla tutela ambientale non si sarebbe potuta estrarre.
Per il delirante progetto del Querceto, mega centro commerciale in un area depressa e abbandonata da Dio come lo spoletino, potrebbe forse trattarsi di idiozia nel migliore dei casi, o di altre motivazioni che è meglio tacere.
Se aggiungiamo, quasi nella stessa zona, l’area industriale che non ha mai visto costruire neanche un capannone, dobbiamo chiederci, come faccia una popolazione mediamente normale a lasciare che i politici che hanno pensato e finanziato l’avvio di queste opere siano ancora a piede libero e non assicurati per sempre alla giustizia.
Rispondere a queste domande, forse può chiarire molte cose su Spoleto, la sua caduta e, a quanto sembra, la sua improbabile ripresa.